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Oltre la TV e la radio: orientarsi nel mondo dell’intrattenimento online

(continua dopo la pubblicità)

Da quando i dispositivi connessi a internet sono diventati una parte importante della nostra vita, come è cambiato il modo di produzione e fruizione di intrattenimento, spettacolo e informazione? Dai social allo streaming, dai videogame online ai podcast, le nuove tendenze puntano non solo ad una grande differenziazione, ma anche ad un’evoluzione, strettamente legata al progredire della tecnologia e alla sua accessibilità. Ecco quali sono le nuove tendenze e perché stanno riscuotendo un sempre maggiore interesse di pubblico, in tutte le fasce d’età.

Le dirette social: come funzionano e perché hanno successo

Facebook non è solo condivisione di foto, commenti o messaggi istantanei, ma può diventare un vero canale da dove seguire dirette video di tutti i tipi, da quelle amatoriali fino a prodotti davvero professionali. Le dirette Facebook possono essere trasmesse da profili o pagine, e possono coinvolgere un’audience ristretta (ad esempio, tutti gli iscritti ad una particolare pagina) oppure chiamare a raccolta un pubblico più vasto. Non sempre le dirette sono “annunciate”, anzi. Si tratta spesso di eventi estemporanei, che vengono notificati agli utenti, i quali si possono quindi collegare e assistere al programma.

Una volta terminata la diretta, a seconda dei social usati, i video possono ancora essere disponibili, oppure no. In alcuni casi (come Facebook) i video delle dirette si trovano nella sezione delle storie per 24 ore, dopodiché non sono più visibili agli utenti. Rendere una diretta social interessante e coinvolgente non è affatto semplice: tutt’altro! Gli argomenti possono essere i più disparati: eventi di musica live, corsi di cucina, tutorial di qualunque tipo, informazione e talk show.

Il successo di una diretta social si riscontra in modo piuttosto immediato, dal numero di reazioni, commenti e condivisioni, che possono essere amplificati con particolari software o servizi per rendere questi post virali. I potenziali spettatori ricevono una notifica in tempo reale dell’inizio della trasmissione. L’audience viene invogliata a seguire questa tipologia di programmazione per la varietà dei temi trattati, il taglio veloce degli “show” e la possibilità di contribuire con un commento. Le dirette social vengono usate con successo, ad esempio, dai grandi network radiofonici nazionali, per dare un “volto” alle voci degli speaker.

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Credit Pixabay

Film, serie TV, videogiochi e molto altro

La TV ormai è completamente interattiva, connessa, on demand, smart… Insomma è molto più che un semplice apparecchio televisivo. I telespettatori non si accontentano più di una programmazione varia e di centinaia di canali: la personalizzazione dell’esperienza televisiva è diventata la parola d’ordine per i servizi di streaming come Amazon Prime, Netflix, Now TV, Hulu, e tanti altri. Gli utenti possono scegliere come e quando guardare i propri film e serie preferiti, scegliendo fra centinaia di titoli, anche sulla base di algoritmi che “interpretano” i gusti dell’audience sulla base delle precedenti selezioni.

Alla base di tutto, ovviamente, ci sono le connessioni veloci a internet, che permettono non solo di poter usufruire di questi servizi, ma anche di portare su ciascun dispositivo presente nelle abitazioni, una programmazione diversa, senza che ciò si ripercuota negativamente sulla qualità del segnale. Tra le forme di intrattenimento in rete, ci sono anche quelle piattaforme che grazie alle tecnologie digitali ci permettono di accedere ai nostri passatempi preferiti. È importante scegliere quelle che operano legalmente in Italia, in base a regolare licenza. Per quanto riguarda i videogiochi online, poi, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Esistono piattaforme che permettono di formare squadre, per giocare contro altri utenti connessi. Alcuni di questi giochi, come ad esempio League of Legends, contano milioni di iscritti: un successo che ha portato gli e-sport nell’olimpo del divertimento online. Un riscontro di pubblico senza precedenti, con campionati nazionali e internazionali ricchi di premi, contesi dai migliori team del mondo.

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Credit Pixabay

Podcast: è davvero il futuro della radio?

A prima vista, un podcast è molto simile all’esperienza radiofonica, con la quale condivide il mezzo di comunicazione, ovvero voci e suoni. A differenza della radio, però, il podcast è un programma pre-registrato, che può essere ascoltato on demand accedendo a un sito internet o a una piattaforma che “ospita” anche migliaia di queste trasmissioni. A differenza di una radio, quindi, dove è presente una programmazione varia a cura di vari speaker, giornalisti o DJ, il podcast è una produzione con un titolo e un taglio specifico, che non si inserisce in alcun palinsesto.

Alcuni podcast riscuotono un discreto successo di pubblico, mentre altri sono davvero “di nicchia”, ma ciò che rende unico questo modo di comunicare (e di intrattenere) è l’estrema varietà di argomenti che vengono trattati. Dall’informazione alla satira, dai tutorial al puro intrattenimento: il boom dei podcast è iniziato all’inizio del 2020 e non sembra arrestarsi, forte anche di un’audience piuttosto giovane, e incline quindi ad ascoltare programmi direttamente dal proprio smartphone, sia in casa che on-the-go.

Se la TV è on demand, deve esserlo anche la radio. Proprio per questo, i network nazionali si sono attrezzati rendendo disponibili, dalle pagine del proprio sito, le puntate degli show radiofonici già trasmessi. D’altronde, come dimostra anche l’impegno di grandi social come Twitter, che hanno implementato servizi che hanno a che fare con la condivisione di audio (come Twitter Spaces), questa tipologia di intrattenimento sta avendo un’evoluzione parallela a quella del video e certo non meno ricca di sorprese.

(ARTICOLO IN COLLABORAZIONE CON FABIO CONTISSA)

 

 

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