Opinionista televisivo, calciofilo capace ed ex dirigentissimo di Torino, Roma, Napoli e Juventus, Luciano Moggi è tornato, per i canali mediatici coi quali interagisce, a parlare di cose juventine. E via social ha postato quanto segue…
“La sconfitta di Verona, 2-1, decreta il crollo sportivo e anche carismatico della Juve un tempo vincente, la sua aureola di grande sembra fare parte del passato: ormai senza alcun timore reverenziale viene attaccata da tutti come se fosse una provinciale. Faranno bene i bianconeri a calarsi nelle prossime contese con molta umiltà, magari avranno capito che per vincere occorre tirar fuori gli artigli, specialmente quando la classe latita. E senza affidarsi al carisma della maglia che un tempo ammaliava gli avversari . All’inizio la sconfitta casalinga con l’Empoli poteva essere colta come un campanello d’allarme, così non è stato perchè a prevalere fu la fiducia riposta nel mister, quasi avesse avuto la magia nelle sue mani: e adesso la debacle di Verona ne certifica le conseguenze. Non ce ne vogliano i tifosi juventini se diciamo che, dopo nove anni di vittorie, è anche giusto riposare un anno: anche Dio lo fece dopo aver portato a termine la creazione… Basta che questo tempo serva a rinnovare la squadra per tornare competitivi”
Così postò Moggi e a questo punto sorge, spontaneo, il seguente quesito: Arrivabene, Nedved e Cherubini riusciranno a ricostruire una grande Juventus? Lo scopriremo vivendo.
Intanto l’ex trainer juventino, nonchè ex Capitano bianconero Antonio Conte, fortemente voluto dal manager Fabio Paratici (il bravo talent scout nel 2019 avrebbe rivoluto Conte alla Juve, ma il presidentissimo Agnelli non ne volle sapere e alla fine arrivò Sarri, ndr) è il nuovissimo coach manager del Tottenham. I due grandissimi ex juventini riusciranno a vincere pure a Londra?
Stefano Mauri