Mostro di Firenze, ecco tutte le piste seguite dagli inquirenti in mezzo secolo. E perché, secondo Paolo Cochi, nessuna di esse fu quella giusta
In questo nuovo video esclusivo per Fronte del Blog (vedi sopra), il giallista Rino Casazza torna a parlare del Mostro di Firenze con Paolo Cochi, il documentarista massimo esperto del serial killer che colpì dal 1968 al 1985. E va a fondo su tutte le possibili identità scandagliate dagli investigatori in oltre mezzo secolo.
Non si tratta di un esercizio meramente accademico. Il caso del Mostro di Firenze non è stato mai completamente risolto, nemmeno a livello giudiziario, nonostante esistano due sentenze passate in giudicato:
– quella, datata 1970, che condanna Stefano Mele come autore dell’omicidio della moglie Stefania Lotti e il suo amante Antonio Lo Bianco, per quanto riguarda il duplice delitto di Signa, nel 1968;
– quella, datata 2000, che condanna “i compagni di merende”, Giancarlo Lotti e Mario Vanni (in implicito concorso con Pietro Pacciani, mai formalmente condannato in quanto deceduto nelle more degli accertamenti giudiziari a suo carico).
Nessuna di queste due sentenze, infatti, si autoconsidera esaustiva: la prima perché lascia impregiudicata l’individuazione dei complici di Mele, condannato in concorso con ignoti, mai scoperti; la seconda perché – oltre a rimandare ad indagini successive, che non hanno portato a nulla – l’individuazione dei mandanti dei “compagni di merende”, si esprime solo sugli ultimi quattro duplici delitti del Mostro, senza fare alcuna luce sui tre precedenti.
Inoltre, la sentenza del 1970, e quella del 2000 sono in contrasto tra di loro, a meno di considerare, in modo del tutto incongruo, e comunque mai accertato, Stefano Mele come “compagno di merende” di Pacciani nel delitto del 1970.
Lo speciale di Fronte del Blog dedicato al Mostro di Firenze – QUI
La ricerca della verità sul Mostro di Firenze, dunque, a più di cinquanta anni dal primo delitto, è ancora in corso.
Paolo Cochi ci aiuta a tratteggiare le varie ipotesi di soluzione del caso nei loro elementi essenziali, contribuendo a metterne in luce i lati deboli, sulla base degli elementi obiettivi che ha raccolto nella sua pluriennale attività di ricercatore sul caso del Mostro.
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Le ipotesi “mostrologiche” trattate sono, nell’ordine:
1) compagni di merende.
Quanto è credibile la versione del reo confesso Giancarlo Lotti, e fino a che punto si accorda con la ricostruzione dei quattro delitti confessati?
2) pista di Antonio Segnini.
Giancarlo Lotti regge come “Mostro” in proprio?
3) pista sarda Salvatore Vinci;
Il sardo di Signa Salvatore Vinci può aver commesso i delitti del Mostro?
4) pista sarda di Mario Spezi.
Quanto è fondata la teoria esposta dal giornalista Mario Spezi e lo scrittore americano Douglas Preston nel libro “Dolci colline di sangue”?
5) pista sarda di Davide Cannella
E’ possibile che i delitti del mostro abbiamo tre responsabili?
6) pista Francesco Narducci.
Il medico di Perugia Narducci fu sospettato di essere il mandante dei compagni di merende, ma ecco perché anche questa pista è errata
7) pista di Valerio Scrivo.
Cosa ci dice di certo il delitto del 74 di Borgo San Lorenzo ai fini dell’individuazione del colpevole, dopo che i “profili del serial killer” lo indicherebbero abitare in quella zona?
8) pista di Nino Filastò;
Il mostro agiva in divisa per meglio sorprendere le vittime?
9) pista Zodiac;
Il Mostro di Firenze è un “serial killer dei due mondi”, ovvero ha esportato la sua folle ferocia dagli USA alla Toscana?
10) pista Vigilanti;
Che parte effettiva ha avuto l’ex legionario e collaboratore dei servizi segreti italiani Giampiero Vigilanti coi delitti del Mostro?
10) pista Pacciani
L’accusa contro Pietro Pacciani di essere l’unico Mostro è definitivamente tramontata?
Sull’ultima in ordine di tempo, la pista Vigilanti, emersa nel 2017, Paolo Cochi tornerà a parlare prossimamente su questo canale, facendo il punto della situazione in base a recenti acquisizioni che si preannunciano estremamente interessanti.
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Il libro di Paolo Cochi “Mostro di Firenze, al di là di ogni ragionevole dubbio” – QUI
Il thriller di Rino Casazza sul Mostro di Firenze, “Al tempo del Mostro” – QUI
L’ultimo thriller di Rino Casazza, “Sherlock Holmes tra ladri e reverendi” è in edicola e in ebook – QUI
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