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Mister Max Allegri che voleva Dzeko, ora punti tutto sul lanciato Chiesa per la sua nuova Juve

La Restaurazione Bianconera è partita in modo lento, ma non si vuole fermare

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Mister Massimiliano Allegri, l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene (dirigente a quanto è dato sapere imposto da John Elkann in persona) e il direttore sportivo Federico Cherubini, per avviare subito la cosiddetta ricostruzione juventina, al giovane attaccante, scuola bianconera, Kean, mah … forse, avrebbero voluto quindi affiancare l’esperto Dzeko. Ma il super procuratore (il football è ormai in mano ai procuratori) Mendes non è riuscito, bello scorso mese di giugno, a far passare Cristiano Ronaldo al Psg o al Real Madrid e così, Dzeko è approdato all’Inter. A tal proposito, a seguire ecco un sussurro intrigante…

Ai microfoni di Radio Bianconera, nel corso di ‘Fuori di Juve’, è intervenuto l’ex calciatore, oggi procuratore, Massimo Brambati: “A giugno è sfumata l’operazione Dzeko. L’attaccante lo voleva fortemente Allegri, ma la Juve dovette mollare la presa perché Ronaldo non trovò l’accordo con Real e PSG. La panchina di Udine è stato un segnale forte che convinse Mendes a parlare con il Manchester United. La Juve dei primi otto Scudetti mostrava strategie di mercato, oggi mi sembra in confusione”.

Ora se sul campo mister Allegri, magari puntando tanto su Chiesa, dovrà far scattare la scintilla positiva alla Vecchia Signora in restauro, dietro la scrivania, Arrivabene e Cherubini devono calarsi al più presto nella nuova impegnativa parte che li attende.

 

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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