Clamoroso a Manchester, laddove lo United ha praticamente sbaragliato le carte e la concorrenza del City: il ritorno del figliol prodigo laddove divenne grande è quindi cosa quasi fatta. Occhio alle sorprese però.
“La Juve è uno dei club più tifati al mondo. Anche in paesi lontani ci sono milioni di fan. E non da ieri. Da decenni. La Juventus è una ragione di vita. Se la tifate per moda, avete sbagliato squadra. Questa è una fede. Basta musi lunghi.”
Questo il messaggio social, pubblicato via Twitter, da Lapo Elkann, tifosissimo juventino e cugino del presidente Andrea Agnelli, nonché fratello di John Elkann, colui il quale, nelle vesti di socio finanziatore della Juve, mai avrebbe licenziato Beppe Marotta (ah che errore quel divorzio), miglior calciofilo d’Italia e tanto si è adoperato per favorire il ritorno di mister Allegri sulla panchina della Juventus e per la promozione di Arrivabene alla carica di amministratore delegato.
Ha suonato quindi la carica Lapo: per vedere l’effetto che fa, per ricordare che c’è sempre un domani da riscrivere e, soprattutto per alzare il morale della truppa.
Nota a margine: con l’addio di Cristiano Ronaldo, il team juventino non perde un uomo squadra – spogliatoio, ma un simbolo capace di segnare 101 gol in 134 partite e fornire 22 assist decisivi, la malinconica (andava affrontata in altro modo la questione) panchina di Udine con rete annullata, sarà l’ultima immagine di CR7 bianconero. Il management juventino, forte della promesse del procuratore Mendes, per liberare l’ormai ex Ronaldo chiede 28milioni di Euro o lo scambio con Martial del Manchester United.
Chi arriverà al posto dell’attaccante portoghese? Salvo colpi di scena, considerando complicata la pista che conduce a Icardi, mai dire mai tuttavia, probabilmente arriveranno due attaccanti: il giovane Kean (cavallo di ritorno) o Scamacca (o Raspadori) e l’esperto ex Milan Aubameyang o Martial dello United o Belotti. Vlahovic? Il bomber della Fiorentina è il sogno mostruosamente proibito di tanti, Cherubini (l’erede di Paratici) e Arrivabene compresi.
Poi potrebbe arrivare, per rinforzare il centrocampo, uno tra Pjanic e Witsel, ma in caso di cessione di McKennie (ipotesi remota), non è escluso arrivino entrambi alla corte di Allegri.
Trattenere a tutti i costi Cristiano Ronaldo non avrebbe avuto senso, probabilmente l’unico vero rimpianto rimane quello di non essere mai stati riusciti a costruire una degna cornice intorno a lui che rappresentava il quadro, l’opera d’arte ambiziosa.
E chissà, se in quella strana, paradossale (ricordate il neo arrivato trainer Sarri che si dimentica del Sarrismo e di essere il Comandate e si reca dall’allora vacanziero Cr7 per presentarsi personalmente?) estate 2019, il diesse dell’epoca Fabio Paratici fosse riuscito a scambiare Dybala con Lukaku, mah … magari la storia calcistica tra la costosa, complicata, multinazionale (Sarri dixit) portoghese e la Vecchia Signora non si sarebbe conclusa così amaramente, no? Ma coi se e i ma, non si riscrive la storia e si alimenta solo baldoria.
Stefano Mauri