C’erano una volta, tanti anni fa, i Rave Party dalle finalità prevalentemente sperimentali (Dj oggi famosi suonavano a quei raduni sperimentando generi musicali) musicaldanzanti, fermo restando che c’era chi esagerava e prendeva altre strade pure allora. Oggi, con l’impossibilità di ballare in discoteca causa la pandemia sanitaria, ecco, i Rave abusivi servono per sballarsi (e poco ber danzare) e, come ha dichiarato un ragazzo toscano, al Corriere.it, giovane che ha partecipato all’ultimo, tragico raduno nel viterbese servono prevalentemente per : “Alla gente piace drogarsi, per questo era là”. Risponde così alle domande dei giornalisti un livornese che insieme ad alcuni amici ha partecipato al rave illegale, ora finalmente terminato, sul lago di Mezzano, nel viterbese. Giorni di festa con centinaia di persone, in barba ai divieti e alle normative anti Covid.
“È una situazione gravissima che il Comune di Valentano condanna con estrema fermezza, siamo di fronte a un atto illegale come la violazione della proprietà privata- dice il sindaco Stefano Bigiotti – . Ci siamo svegliati invasi da circa 10mila persone (qui il video), chiediamo l’intervento diretto del ministro Lamorgese per cercare di ripristinare la legalità nel Comune di Valentano”. Ebbene, dalla provincia di Cremona, via social nei giorni scorsi sono arrivati due fermi, importanti e densi post di proteste e proposte. Eccoli:
Basta Rave abusivi come quello che ha sconvolto recentissimamente il Lazio: abbiamo provato anche a Soncino cosa voglia dire avere un rave party a pochi chilometri da casa. Com’è possibile che lo Stato non intervenga, se non “trattando” con gli organizzatori? Avete capito bene: trattando!! Di questo passo avremo una crescita di rave party clandestini ovunque, con droga e depravazioni varie, l’hanno capito ormai, quei disgraziati, che in uno stato come il nostro possono fare quello che vogliono. Uno Stato – ricordo – che ha usato i droni per rincorrere i runner sulle spiagge e sorvegliare famiglie che facevano grigliate in giardino a Pasquetta…
Così postò, mentre in discoteca le norme anti covid vietano di ballare, via Facebook la poetessa, scrittrice, opinionista, organizzatrice di eventi culturali ed ex assessore alla Cultura della Lombardia (con Maroni governatore) Cristina Cappellini.
Il vicesindaco di Offanengo Daniel Bressan invece ha avanzato una precisa richiesta alle istituzioni. Eccola: