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Joe Denti presenta a Sarzana i capolavori del grande cinema

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Joe Denti, il più originale esperto di storia del cinema, protagonista sulla carta stampata e in tv di una pluriennale, infaticabile opera di promozione e divulgazione della “settima arte”, si accinge ad una nuova memorabile iniziativa a Sarzana, in Val di Magra, divenuta da qualche tempo sua terra elettiva. Nella sala del Cinema Italia, propone al pubblico una serie di “nuove prime  visioni” di grandi classici del cinema. Lo abbiamo intervistato

 

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Vuoi spiegarci in cosa consiste il fascino e la bellezza, ancora attuali, del cinema in bianco e nero, che stai proponendo con il ciclo “Un sogno in bianco e nero”?
La storia del cinema, in particolare quella di Hollywood è paragonabile al movimento di un bilanciere che oscilla sia verso di opere di puro entertainment, sia  verso creazioni più profonde e significative. Orson Welles disse: ” I cinema è destinato a ripetersi “. Da molti anni il grande schermo propone remake, naturalmente senza raggiungere il valore dell’originale, di quei titoli passati indenni tra gusti e mode e quei titoli appartengono al periodo d’oro della fabbrica dei sogni.
Per molti anni ho condotto il Ciclo: “Un Sogno in BIanco & Nero” su Retecapri ottenendo un clamoroso successo di pubblico, quel pubblico legato ai granti interpreti, i divi, che da molto tempo speravono in una televisione di diffusione nazionele che dedicasse quel cinema rimasto solo nei sogni. Quando il canale 20 di Retecapri si è arreso alla proposta di acquisto di Mediaset il Ciclo si è spento. Le migliaia di lamentele mi hanno sollecitato ad un progetto che avevo in testa, quello di riportare in sala i classici del cinema americano, italiano e francese. “Un Sogno in Bianco & Nero” torna al cinema e questo meraviglioso percorso inizierà dalla storica sala cinematografica del cinema Italia di Sarzana. L’appuntamento con questo speciale Cineforum inizierà ad ottobre, i martedì: Tornano Casablanca, Gilda, La grande guerra, Alba tragica, La ciociara…

I titoli scelti per il ciclo “Un sogno in bianco e nero” sono tutti film che, per ragioni diverse, hanno fatto la storia. Puoi spiegarci qual è il tuo particolare modo di parlarne allo spettatore?
Il segreto di un narratore è raccontare cose che tutti conoscono e pochi sanno. Come “narratore della storia del cinema” le mie presentazioni in sala e il dibattito finale passano solo attraverso l’aneddotica che personalmente ritengo fondamentale per contagiare il pubblico. Sapere tutto quello che sta dietro le quinte di un film, le curiosità legate ai registi e agli attori sono una formula vincente che non solo ho collaudato in televisione, ma anche in altri cineforum.
C’è un aspetto della tua biografia che, forse, è messo in ombra dal ruolo che hai brillantemente assunto di “narratore della storia del cinema”, come lo hai tratteggiato sopra: il talento e la passione per il disegno e il fumetto.
Il mio passato di fumettista in qualche modo è legato al cinema. Da piccolo tornavo a casa è mettevo su carta quello che avevo visto, era un bellissimo gioco. Non avevo bisogno di leggere delle favole, le favole le disegnavo.
Torneranno i tuoi duetti televisivi con il colonnello Kurtz?
Tornare in onda con il personaggio del colonnello Kurtz è sempre stato un desiderio, ma rimane tale. In coppia abbiamo trascorso 13 anni sullo schermo di Telelombardia che con il cambio dei vertici ha preferito dare spazio nella totalità del palinsesto al calcio. Oso dire che in onda, tra i cosiddetti “opinionisti sportivi”, sono arrivati molti pupazzi che a differenza di Kurtz hanno il potere di essere noiosi e antipatici.

Tu hai avuto modo di conoscere da vicino un mio grande amico, il compianto Andrea G. Pinketts. Se non vado errato, conoscevi bene anche il miglior amico di Andrea, “Pogo il dritto”, personaggio reale finito dentro i romanzi di Lazzaro Santandrea…
Andrea G. Pinketts è stato, e lo è ancora, uno dei grandi miei amici. Con lui ho trascorso momenti indimenticabili al MystFest di Cattolica e le perdute notti nella Milano da ricordare come le scenografie dello splendido periodo del “Realismo poetico” del cinema francese viste in atmosfera Noir. Il cinema mi aiuta a vivere, ma questa è un’altra storia.

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Rino Casazza

Rino Casazza è nato a Sarzana, in provincia di La Spezia, nel 1958. Dopo la laurea in Giurisprudenza a Pisa, si è trasferito in Lombardia. Attualmente risiede a Bergamo e lavora al Teatro alla Scala Di Milano. Ha pubblicato un numero imprecisabile di racconti e 15 romanzi che svariano in tutti i filoni della narrativa di genere, tra cui diversi apocrifi in cui rivivono come protagonisti, in coppia, alcuni dei grandi detective della letteratura poliziesca. Il più recente è "Sherlock Holmes tra ladri e reverendi", uscito in edicola nella collana “I gialli di Crimen” e in ebook per Algama. In collaborazione con Daniele Cambiaso, ha pubblicato Nora una donna, Eclissi edizioni, 2015, La logica del burattinaio, Edizioni della Goccia, 2016, L’angelo di Caporetto, 2017, uscito in allegato al Giornale nella collana "Romanzi storici", e il libro per ragazzi Lara e il diario nascosto, Fratelli Frilli, 2018. Nel settembre 2021, è uscito "Apparizioni pericolose", edizioni Golem. In collaborazione con Fiorella Borin ha pubblicato tre racconti tra il noir e il giallo: Onore al Dio Sobek, Algama 2020, Il cuore della dark lady, 2020, e lo Smembratore dell'Adda, 2021, entrambi per Delos Digital Ne Il serial killer sbagliato, Algama, 2020 ha riproposto, con una soluzione alternativa a quella storica, il caso del "Mostro di Sarzana, mentre nel fantathriller Al tempo del Mostro, Algama 2020, ha raccontato quello del "Mostro di Firenze". A novembre 2020, è uscito, per Algama, il thriller Quelle notti sadiche.

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