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Juve: Locatelli a un passo. Inter: tra il dubbioso Cottarelli e il mercato finalmente in entrata

Il calciomercato non dorme mai, ma il football italico è a corto di idee e soldi freschi

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Sì, l’amarezza di veder partire Lukaku c’è. Dopo la soddisfazione per lo scudetto sono arrivate cessioni che stanno smorzando gli entusiasmi. Io non l’avrei ceduto. Certo nell’immediato è un’importante entrata economica, ma i tifosi sono delusi. Noi, come Interspac srl, il 24 settembre approfondiremo il progetto di azionariato popolare, e speriamo di ridare entusiasmo. Dopo, daremo il via alla raccolta di fondi, alla quale speriamo partecipino non solo i tifosi, ma anche medi imprenditori e istituzioni. Quindi cercheremo un’intesa col club per poter partecipare alla sua gestione. Per ora i risultati sono davvero importanti: sono più di centomila i tifosi che hanno aderito, rispondendo a un semplice questionario“. Così parlò nei giorni scorsi, al Corriere della Sera, l’economista e grande interista Carlo Cottarelli, sempre più determinato, nonostante l’apparente indifferenza della società nerazzurra, attualmente più impegnata a vendere che a programmare il futuro a quanto pare, a portare avanti il suo progetto di azionariato popolare per sostenere economicamente l’Inter Milano. Ah il team nerazzurro, con Dzeko (perchè non puntare su un giovane?) avrebbe intenzione di tesserare Correa, con Zapata che rimane il sogno proibito, mentre Nandez e Dumfries sembrano più vicini al team presieduto da Mister Zhang.

Spostiamoci ora a Torino, sulle sponde bianconere del fiume Po, laddove l’ingaggio del centrocampista, o meglio, tuttocampista del Sassuolo e della nazionale azzurra Locatelli, praticamente è a un passo. L’ufficialità è attesa nelle prossime ore, allorquando dovrebbe pervenire pure il rinnovo del fantasista Dybala.

Pjanic? Il playmaker non rientra nei progetti del Barcellona, piace a mister Allegri e, salvo colpi di scena tornerà alla Juventus nel breve periodo. Occhio infine alle piste Romagnoli e Milenkovic, non più centrali nei progetti rispettivamente di Milan e Fiorentina e nel mirino del direttore sportivo bianconero Cherubini.

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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