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Alla Juventus già comanda e soprattutto comanderà Mister Max Allegri da Livorno

E Luciano Moggi promuove il ritorno sulla panchina bianconera del trainer toscano

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“Mi piace Max Allegri, questo è sicuro. Credo che il suo ritorno sia importante per la società bianconera.  Perché Allegri è considerato un allenatore di primissima fascia? Perché, oltre a essere molto valido a livello tecnico/tattico, sa leggere le partite mentre accadono. Come è noto, ogni gara può cambiare più volte durante il suo svolgimento. Allegri è in grado di leggerle e sa intervenire nel modo migliore. Felice della conferma di Cristiano Ronaldo che  resta perché ha un contratto . Stiamo parlando di un campione. Nonostante sia un po’ in là con gli anni, il suo valore non è in discussione. Credo che Allegri saprà gestirlo al meglio, considerati i tanti impegni che attendono la Juventus. Se la Juve ha colmato il gap con l’ Inter? Il ritorno di Allegri alla Juventus e gli addii di Conte e Hakimi dal team nerazzurro hanno già riequilibrato, a oggi, la situazione. Poi bisognerà capire cosa accadrà nel mercato” .

Così parlò e postò il calciofilo, opinionista e giornalista, nonché ex dirigente calcistico capacissimo, Luciano Moggi nei giorni scorsi.

E in effetti, certe dichiarazioni rilasciate da Massimiliano Allegri martedì scorso 27 luglio, durante la presentazione alla stampa del suo nuovo regno juventino, mah hanno già fatto capire che a Torino, sulle sponde bianconere del Po, già comanda e comanderà proprio Allegri, il quale, per mettere i puntini sulle i, sul forte, ma un pochino esuberante, in campo e nello spogliatoio, difensore Bonucci, così ha tuonato:

“Nella Juventus c’è una linea gerarchica. Il capitano e il vice capitano vengono decisi in base agli anni di presenza nella Juve. Il più vecchio è Chiellini, il secondo sarebbe Bonucci, che però se n’è andato, ha saltato un anno e lì ha perso. Si è azzerata l’anzianità. Ora il capitano lo fa un altro. Se vuole la fascia, se la deve comprare e va in piazza a giocare con la fascia. Ma Leo lo sa e infatti nell’ultimo anno mio il capitano è stato anche Mandzukic, Khedira e Bonucci è passato in fondo. Ora piano piano sta riscalando”

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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