Vanessa Ferrari, la ginnasta italiana, suo malgrado nella bufera, si difende. E ha ragione su tutto
“Vengo attaccata con commenti e insulti per una frase razzista, nei confronti di Simone Biles , che non ho mai detto! Questo e stato detto da una mia compagna di nazionale, nel 2013, e io non c’entro niente.
Qualcuno ha incolpato me ingiustamente e questo viene condiviso senza prima verificare che questo sia vero. Io credo che prima di condividere dovreste informarvi, basta cercare su google ed è chiaro chi è stato a dire questo. Quelli che stanno condividendo questo contro di me dovrebbero farsi un esame di coscienza, perché stanno incolpando la persona sbagliata. Inoltre il video che viene condiviso mostra quando mi sono infortunata rompendomi il tendine di Achille, se condividi questa falsa informazione non sei migliore di chi ha detto la frase razzista. Informatevi”
Impegnata alle incerte (il Coronavirus, bastardo e maledetto non concede tregua) Olimpiadi di Tokyo, Vanessa Ferrari da Orzinuovi (Brescia), anziché pensare esclusivamente ad allenarsi, suo malgrado ha pure altri pressanti pensieri. E nelel scorse ore ha appunto affidato ai social il messaggio sopra postato.
Ecco, non sono ancora quindi iniziati i suoi giochi olimpici, che … già la ginnasta azzurra è impegnatissima a fare salti mortali. Nella fattispecie, non per gareggiare, ma per difendersi da assurde accuse, postume e sbagliate, di razzismo nei confronti di Simone Biles. Tutta colpa di una vecchia dichiarazione di Carlotta Ferlito dopo la finale alla trave dei Mondiali di Anversa, dove l’ex azzurra e l’iridata si erano piazzate rispettivamente al quarto e quinto posto dietro la Biles.
Una frase infelice ripescata ieri da un post social: “La prossima volta io e Vanessa ci dipingeremo il volto di nero per vincere”. Uno scivolone dettato dal calore della contesa e immediatamente seguito dalle scuse dell’atleta e della federginnastica. Un caso chiuso, sepolto sotto una coltre di polvere di magnesio. Ma nonostante il diritto all’oblio, il web non dimentica e così la questione, da cui la Ferrari si è sempre chiamata fuori, è tornata alla ribalta. Appena rilanciata quella vecchia dichiarazione non sua, Vanessa è stata colpita da una vera e propria shitstorm, da cui ha dovuto difendersi col post social prima menzionato.
Stefano Mauri