Salutesocietà

Maurizio Borghetti: “Per me sarebbe corretta l’obbligatorietà al vaccino anti Covid”

Il medico radiologo cremasco - romagnolo ribadisce l'importanza di vaccinarsi

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Si definisce un semplice radiologo di campagna, ma in realtà, il dottor Maurizio Borghetti, colonna portante della Radiologia (reparto da potenziare, non da indebolire) dell’ospedale Maggiore di Crema, in trincea contro il Coronavirus (nelle vesti di volontario vaccinatore, informatore informato e pensante e medico radiologo) da una vita, ecco è una risorsa preziosa nel contrasto al maledetto virus. Ecco un altro suo squarciante post …

 

L’obiettivo primario in questo momento è poter contrastare coi mezzi disponibili gli effetti più dannosi della ormai già iniziata quarta ondata del bastardo.

La vaccinazione completa ha dimostrato di poterli contenere sensibilmente. Altri sistemi al momento no. La terapia domiciliare attualmente conosciuta e disponibile può non preservare sufficientemente da un numero di ricoveri sopportabile, poiché ad esempio vediamo già casi di polmonite iniziale che tornano aggravati nonostante le cure (come sempre accaduto).

Il tracciamento ha un suo valore. Ricordiamo però da un lato la costante difficoltà ad eseguire numeri di tamponi adeguati alla velocità di diffusione della epidemia. Al pari, l’impatto economico-sociale del  sistema dell’isolamento dei contatti, vale a dire il numero di persone sane tenute a casa per 7-10 giorni.

Ci resta il vaccino. Se è vero che i virus bastardi tendono a variare al fine di eludere gli ostacoli (pertanto anche i vaccini) è altrettanto vero che la velocità di diffusione e replicazione degli stessi in assenza della barriera immunitaria da vaccino comporterebbe un pericolo decisamente superiore di errori replicativi e quindi di numero di possibili varianti anche resistenti al vaccino stesso. La particolarità del bastardo e l’estensione mondiale della relativa campagna vaccinale non credo possano essere facilmente confrontabili con altre analoghe situazione del passato.

Per me sarebbe corretta l’obbligatorietà al vaccino, ma è parere personale e di un medico che non ha competenza né conoscenza professionale adeguata in tema Cosituzionale, pur sapendo che al tavolo governativo c’è il parere favorevole del Presidente emerito della Consulta insieme a una ventina di autorevoli giuristi.

Posso invece permettermi di dire che tutto ciò che possa favorire/convincere le persone a vaccinarsi è ben giustificato. La possibilità di una più completa capacità di movimento può essere uno di questi senza dover andare a tirar fuori i massimi sistemi, fermo restando che il lockdown era ed è molto peggio.

Se invece si comincia a mettere paletti, come hanno fatto Meloni e Salvini, il metodo può perdere la sua efficacia, si possono alimentare e rafforzare le singole sensibilità restie, restano non protette troppe persone (già condizionate da una gestione dei vaccini a vettore virale per me piena di errori) e le conseguenze potremmo non tardare molto a vederle.

La morale è sempre quella. Tutti insieme, senza se e ma contro il bastardo e…

Dai Burdèl che ghe la fèm …

 

Così postò via Facebook Maurizio Borghetti, DocRock d’Italia…

 

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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