Comunicazione, socialità, relazioni personali e lavoro: qui i meccanismi cambiano per chi nasce o acquisisce una disabilità nella vita. La disabilità femminile è doppiamente difficile da sostenere come l’essere donna in molti ambiti “normali” ?
Le parole usate per definire questa categoria di persone ( termine purtroppo abusato e poco utile, non vi stona?) come disabile o handicappato sono davvero discriminanti o la discriminante la fa l’atteggiamento e il pregiudizio di chi la esprime? Ci aiuta essere considerati diversi? Queste e altre domande abbiamo fatto a Michela che vive in prima persona la necessità dell’eroismo quotidiano.
Michela Sole Castello scrittrice non vedente dalla nascita ci porta nella realtà di chi vive la disabilità visiva come “caratteristica” e non come handicap o come disabilità. Ma non recrimina! Michela non si sente diversa e ci incalza!
Dice no a progetti sociali che non creano integrazione. Dice no al lasciarsi andare e ha una grande voglia di vivere! Scrittrice astrofila e impiegata!
Buon ascolto! #stellapiazza #simonatonini
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