Precedenza all’Europeo e, ovviamente, alla nazionale azzurra Franciacorta, Trento Doc ed Oltrepò Pavese (che Champagne è troppo francese, no?) plasmata dal commissario tecnico Roberto Mancini, squadra (il gruppo unito fa la differenza) che sa soffrire, attaccare, difendere e vincere.
Sugli scudi il tuttocampista, che centrocampista è sprecato, Tomas Locatelli, mezzala – regista (è un mix tra Emerson, Marchisio e Tardelli) del Sassuolo, prossimo a trasferirsi alla Juventus, colui il quale, complice l’infortunio dell’altrimenti titolare Verratti (già sarebbe partito quantomeno dalla panchina), sì gridiamolo: lanciato da Mancini, rilanciato prima nel club d’appartenenza da De Zerbi, sin qui sta disputando, insieme a Jorginho (regista a testa alta) e Barella, una competizione da Oscar.
Allora, sulla carta, le seguenti tre formazioni: Belgio, Francia e Portogallo, sembrano superiori agli azzurri, ma tutto è possibile, basta crederci, no?
E torniamo alle vicende di calciomercato per sottolineare che, il matrimonio tra mister Rino Gattuso e la Fiorentina è già finito causa, incomprensioni pesanti tra la magmatica dirigenza (tra Barone, Pradè e Comisso non si sa chi e come comanda sulle rive del fiume Arno) e il coach con gli attributi.
Ed è una strana estate questa per Gattuso: sedotto e abbandonato (ma è andata veramente così?) dalla Juventus, tradito dalla voglia di ricominciare subito dopo la mancata promozione in Champions League (altrimenti avrebbe potuto accasarsi alla Lazio) col Napule, ore, il Ringhio nazionalpopolare, aspettando il primo esonero della stagione, ahinoi è a spasso.
Stefano Mauri