Medico pneumologo in servizio presso l’unità Centro Covid 19 di Crema (provincia di Cremona): insieme ad altri sette infermieri (più un responsabile del servizio infermieristico), la dottoressa Alessia Edallo è in trincea (prima lavorava in corsia) contro il maledetto virus dal febbraio 2020. In questo periodo di ripartenza abbiamo scambiato due chiacchiere con lei per capire che aria tira.
Come vanno le cose per voi operatori diciamo addetti alle cure domiciliari?Avete dati incoraggianti simili a quelli dei vostri colleghi negli ospedali?
Fortunatamente la situazione sta migliorando anche per noi.
Voi seguite i malati di Covid a casa loro in pratica, giusto?
Seguiamo gli ammalati segnalati dal Pronto Soccorso, non ricoverati e curabili appunto alle rispettive abitazioni, i pazienti segnalatici dai medici di base, i dimessi ancora positivi in attesa di negativizzarsi e aiutiamo con la vaccinazione domiciliare dedicata ai soggetti che necessitano di tale servizio. Come pneumologa visito inoltre, a distanza di tempo, i guariti reduci da gravi polmoniti. E purtroppo in tal senso seguo tuttora reduci dalla prima ondata riportanti gravi cicatrici a livello polmonare.
L’estate alle porte può aiutare a far diminuire i contagi?
Le varianti vanno tenute sotto la massima osservazione, purtroppo in giro vedo comportamenti poco attenti e per niente responsabili. Non conosciamo nei dettagli cosa succederà con le varie riaperture in atto e quelle in arrivo, quindi non è il momento di lasciarsi andare. Invece pare che chi non è stato colpito direttamente dal virus, mah … non comprende l’importanza di tenere la guardia alta. I vaccini corrono, ma la percentuale dei vaccinati, anche perché all’inizio, chi doveva decidere, ha scelto di vaccinare soggetti che già uscivano poco causa l’età avanzata, non è particolarmente elevata. Servono attenzione, distanziamento responsabile e soprattutto bisogna utilizzare correttamente la mascherina.
Temi una quarta ondata?
Vale quanto ho appena detto, cioè rispettare le disposizioni atte a contenere il Coronavirus. Detto ciò noi medici, infermieri e personale sanitario conosciamo meglio la malattia, qualche cura, tipo la somministrazione in determinati soggetti non gravissimi di plasma iperimmune dà risposte e i vaccini ci sono.
La dottoressa Alessia Edallo, in riferimento alla sua pressante, intensa e tosta esperienza in reparto combattendo il maledetto Covid nella primavera 2020, ha scritto il libro “Crema, Covid 19 … 100 giorni nella corsia di pneumologia per non dimenticare”, lettura attuale, didattica da leggere attentamente e da interpretare, comportandoci responsabilmente, in giro per l’Italia in questi giorni di ripartenze verso una prima, incoraggiante normalità.
Stefano Mauri