Momento

TOH, AVEVANO RAGIONE I COMPLOTTISTI

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Chi glielo spiega adesso a quelli di Youtube che l’Organizzazione Mondiale della Sanità e le “autorità sanitarie locali” avevano torto? Quelle praterie di libertà costituite dai social network si sono trasformate con la pandemia nei più feroci censori del web, cancellando i video e i canali di chiunque facesse “disinformazione”. E in cosa consisteva la disinformazione? In “contenuti che promuovono metodi di prevenzione in contraddizione con quanto affermato dalle autorità sanitarie locali o dall’Oms”. Nientemeno.

Talebani d’occidente

Tutti ligi, i social, ai dettami dell’Agcom, che invitava le piattaforme di condivisione di video “ad adottare ogni misura volta a contrastare la diffusione in rete, e in particolare sui social media, di informazioni relative al coronavirus non corrette o comunque diffuse da fonti non scientificamente accreditate”. Ma quali sono le fonti scientificamente accreditate che forniscono informazioni corrette? Chissà. Forse i virologi che all’inizio della pandemia dicevano che l’influenza faceva più morti del Covid, ma che oggi inneggiano ai vaccini. O forse quelli che giuravano non ci fosse alcun pericolo per l’Italia quando il virus era già tra noi da un pezzo. O ancora quelli che raccontavano quanto fosse costosa la terapia a base di plasma iperimmune, quando è praticamente gratis. Chissà. Al di là di raccontarci come lavare bene le mani, non è che in Italia i virologi siano stati un granchè utili, se non all’audience dei programmi tv.

Bonus e incentivi: attenti a chiederli. Li vorranno indietro

 

Ma forse, con fonti scientificamente accreditate s’intendevano quelli del Comitato Tecnico Scientifico del governo che avevano un unico suggerimento: indossare mascherine e chiudere tutto. Chissà. Di certo, ora, uno studio di due ricercatori del Mit, il Massachusetts Institute of Technology, tra gli atenei più prestigiosi del mondo, ha scoperto che le regole antiCovid stabilite dall’Oms e relative al distanziamento sociale e alla capienza dei luoghi chiusi «non hanno nessuna base scientifica». Nessuna. Lo hanno sperimentato Martin Z. Bazant, professore di ingegneria e matematica applicata, e John WM Bush, ordinario di matematica applicata, i quali hanno definito addirittura «approssimativi» i metodi dell’Oms. Di più. Sul distanziamento hanno detto: «Noi sosteniamo che non c’è un grande vantaggio nella regola dei 2 metri, soprattutto quando le persone indossano mascherine. Questa precauzione non ha una base scientifica: l’aria che una persona espira indossando una maschera tende a salire e scendere in altre parti della stanza, quindi si è quasi più esposti restando lontani». Hanno affermato per contro, come unica utilità, la ventilazione dei locali: «Spesso, lo spazio è abbastanza grande, la ventilazione è abbastanza buona, la quantità di tempo che le persone trascorrono insieme è tale che quegli spazi possono essere gestiti in sicurezza anche a piena capacità».

Andate al suo tavolo, voi che fate “lavoretti”

 

Per un anno ci siamo dunque sorbiti le fake news di Stato e dell’Oms chiudendo tutto indiscriminatamente, mandando sul lastrico milioni di famiglie quando sarebbe bastato qualche accorgimento sulla ventilazione dei locali? Non lo sappiamo. Tuttavia un dato è sotto l’occhio di tutti: dopo una lunga serie di lockdown a fasce colorate abbiamo molti più malati di prima. Ce li abbiamo noi e tutto il mondo occidentale. Ma noi di più. In Occidente siamo infatti il Paese con il tasso di mortalità di gran lunga più alto: 1991 decessi per milione di abitanti. E, a ben guardare, l’unico Paese dove il lockdown ha funzionato è la Cina, proprio lo Stato in cui il virus ebbe origine e dove teoricamente doveva essere più letale: invece là ci sono 63 morti per milione di abitanti. La Cina è anche l’unico Stato in cui l’economia cresce. Anzi, vola: +18,3% nel primo trimestre 2021 sullo stesso periodo del 2020. Insomma, materiale succulento per i “complottisti”, termine coniato spregiativamente da chi ritiene sempre e comunque che i complotti non esistano, ma che crede ciecamente che i virus dei pipistrelli nascano ai mercati di animali vivi anche se in quei mercati di pipistrelli non ce ne sono. Basta che glielo assicuri una delle succitate fonti.

TASSATE I POVERI PER DARE AI RICCHI

 

Ma ora che i “complottisti” sono stati radiati dai social, ora che è stata tolta loro la libertà di condivisione, ora che ogni dissonanza su prevenzione e cura è stata azzerata e che si è dato retta alle indicazioni “senza nessuna base scientifica” dell’Oms, che si fa? Si ammetterà che la censura non è il modo migliore per stabilire chi abbia ragione? Si capirà che è cosa da regime cinese, e non da democrazia occidentale, giudicare cosa sia giusto e non giusto pubblicare? Purtroppo, pensiamo che coloro che sono avvezzi a cibarsi di dogmi, diranno piuttosto che al Mit non ne capiscono nulla, perché i matematici non sono virologi. Non ti spiegano come lavarti bene le mani. E in fondo, il Mit ha finora sfornato solo 85 premi Nobel. Cosa vuoi che ne sappiano.

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