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Il dottor Maurizio Borghetti: “Guardia alta, vaccini, attenzione al prossimo e ne usciremo”

Il DocRock d'Italia fa il punto della situazione e invita a non mollare ... che il momento è topico

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Guardia alta, vaccini, massima attenzione, rispetto verso il prossimo e, con un po’ di fortuna, il maledetto virus, entro la fine dell’estate potrebbe fare decisamente meno male. Questo in estrema sintesi il messaggio del dottor (radiologo e informatore illuminante), in servizio presso la Radiologia dell’ospedale Maggiore di Crema (provincia di Cremona, zona martoriata dal Coronavirus e oggi caratterizzata, per fortuna, da una ficcante, incoraggiante campagna di vaccinazione), Maurizio Borghetti, ormai DocRock d’Italia.

Ringrazio il quotidiano La Provincia e il giornalista cremasco Cristiano Mariani per l’attenzione e ne approfitto per alcuni aggiornamenti e considerazioni.

Da queste parti di Crema e del Cremasco il numero delle Tac con polmonite in aprile è sceso a una media giornaliera complessiva di 7-8 (in calo ulteriore negli ultimi giorni) contro la media di 13 al giorno di marzo. La percentuale di casi medio-gravi (estensione pari almeno al 30% dei polmoni), sta dimostrando un calo inferiore (31,5% delle polmoniti mensili contro il 34% di marzo) e questo significa che il bastardovirus circolante è ancora in quantità tale da riuscire a ‘mordere’. Ne consegue la necessità di mantenere guardia alta con le precauzioni, indipendentemente dai provvedimenti governativi e sempre tenendo presente che l’età media dei malati si è ulteriormente abbassata (61 anni fino a ieri, mercoledì 21 aprile, contro i 65 di marzo).

Le vaccinazioni vanno bene, con impennata in questa settimana fino a 1000 al giorno, grazie all’apertura di nuove linee al Centro Vaccini  Da domani fino a mercoledì mi dividero’ tra lì e la Radiologia e se volete aggiornerò.

Mentre la vaccinazione del personale sanitario ospedaliero ha azzerato i casi di polmonite, ancora ne vediamo qualcuna in Over80 non vaccinati o vaccinati solo con una dose. Fino ad oggi, in aprile, 23 casi, comunque ridotti rispetto ai 78 di marzo.

Andando avanti sempre più spediti usciremo presto dal guado. A tre condizioni.

. Che le dosi arrivino (e pare ormai certo, considerata anche l’aggiunta di nuovi vaccini).

. Che si usino tutti i vaccini autorizzati, visto che le rarissime eventuali complicanze di alcuni sono appannaggio di donne giovani alle quali, pertanto, ne viene somministrato un altro tipo mentre per le/gli altri il rischio è pressoché Zero. Sottolineo in cifra. Pressoché 0.

. Che si mantenga alta la guardia finché l’immunità diffusa determinata dai vaccini (che impediscono la malattia e quindi anche la replicazione forsennata del virus) non abbia reso la quantità del bastardo in circolazione talmente bassa da non essere più pericolosa.

Collaborando tutti, pensando sempre un po’ anche agli altri, oltre che a noi stessi e … vaccinandoci in massa è possibile chiudere la questione prima della fine dell’estate.

Dai Burdèl che ghe la fèm…

Così postò il dottor Maurizio Borghetti via social…

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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