Culturesocietà

Nonostante tutto, grazie a maestri come Alex Corlazzoli, la scuola italiana funziona ancora

Il Maestro d'Italia e opinionista televisivo ha portato tra i suoi alunni Enrico, una persona speciale

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Maestro d’Italia, viaggiatore, scrittore, opinionista, giornalista e bella persona, Alex Corlazzoli ha fatto lezione, ai suoi alunni nei giorni scorsi,  con Enrico, un senzatetto che vive in una tenda piantata in un bosco, lungo il fiume Serio alla periferia di Crema, in provincia di Cremona: perchè gli Ultimi sono persone che meritano. Chapeau ad Alex, lui che segue quotidianamente Enrico facendolo sentire, innanzitutto, una persona normale. Ecco il post ad hoc, postato sui social, dallo stesso Corlazzoli, bravo a portare Enrico nella classe della scuola Primaria ove insegna…
Oggi abbiamo fatto una delle lezione più belle dell’anno. Abbiamo ospitato Enrico, un amico clochard che ci ha parlato dell’indifferenza, dell’amicizia, dell’importanza di essere curiosi, dell’amore. Abbiamo toccato con mano l’articolo 3 della Costituzione. Ad ogni bambino ha regalato un braccialetto dove ogni pietra ha un significato. Mi son rimaste nel cuore queste parole di Enrico: “Meglio odiare che essere indifferenti. L’indifferenza uccide”. Spero che un giorno i miei alunni possano diventare uomini e donne che staranno sempre e solo da una parte: quella di chi è più povero.
Così postò sulla sua socialpagina Facebook Alex Corlazzoli … Maestro d’Italia, viaggiatore, scrittore, opinionista, giornalista e bella persona. La scuola italiana, funziona nonostante tutto perchè resistono ancora insegnanti attenti e belle persone come Alex, colui il quale, nelle scorse settimane, insieme a Valentina Tiraboschi ha lanciato tra l’altro  la campagna nazionale, antispreco, tesa a recuperare e, soprattutto a distribuire ai bisognosi, le cosiddette “mascherine mutande”, altrimenti inutilizzate, distribuite dall’ex commissario all’emergenza sanitaria Arcuri, agli studenti italiani tempo fa.
Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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