Titolare di tre centri per tatuaggi, rispettivamente a Crema, Piacenza e Cremona, Gian Maria Regazzetti, in arte Gian, ecco attraverso il suo circuito Eleven INK Tattoo, o meglio, grazie agli artisti tatuatori, vere e proprie istituzioni, che collaborano coi suoi laboratori, beh sta per lanciare un sistema attento al cosiddetto turismo di prossimità per valorizzare le città lombarde (e dintorni) nelle quali opera… Chapeau!
Cose bolle nella tua pentola?
Con me collaborano i migliori Tattoo Artist italiani, senza dimenticare che periodicamente riusciamo a coinvolgere autentiche celebrità internazionali del calibro di Space One e Kelly Red. Tatuatori, artisti questi in grado di attirare gente da ogni dove per farsi tatuare. E partendo da questo presupposto siamo pronti a lanciare pacchetti contenenti l’opportunità di farsi tatuare, una cena o un pranzo tipico anche d’asporto verso lo studio e la possibilità di visitare la città che ospita l’Eleven INK Tattoo di riferimento. A Cremona solo per fare un esempio potremmo andare a coinvolgere mete turistiche quali il Museo del Violino e il Torrazzo, la leggendaria torre campanaria del Duomo cremonese da … scalare. Facciamo arte in un certo senso e coinvolgere altre bellezze artistiche e la bellezza in generale deve e può diventare il nostro naturale sbocco. E su questa lunghezza d’onda ho elaborato appunto un sistema adeguato per promuovere cittadine e territori.
L’emergenza sanitaria da Coronavirus non agevola la vostra attività, vero?
Purtroppo il movimento è provato, anche se per quanto mi riguarda, vendendo tra le altre cose dispositivi di protezione individuale riesco, pur parzialmente a lavorare, ma è dura. Da anni noi tatuatori, per garantire sicurezza e salute adottiamo protocolli rigidi e serissimi: la salvaguardia della salute è il nostro faro, ergo ci dovrebbero consentire di tatuare tranquillamente, controllandoci e sanzionando pesantemente quanti dovessero non rispettare le regole.
Sei cremasco?
Sono di Crema, conosco e amo la mia città e il Cremasco, territori provati, devastati, insieme a Cremona e Piacenza dal maledetto virus. Per provare a riassaporare, gradualmente con la guardia alta, una parvenza di normalità ritengo sia indispensabile pensare al bello. Così ho pensato, mi si passi il termine, al “Tatturist” per lanciare e potenziare il turismo locale parallelamente all’arte del tatuaggio artistico. Particolare non indifferente: il laboratorio di Cremona l’ho inaugurato lo scorso dicembre, in un periodo non facile, ma mettersi in gioco talvolta giova, come giovano le sinergie con artisti immensi e di tendenza quali Silvia Pepe e Giovanni Caruso.
Stefano Mauri