Cantautrice, interprete e poetessa poprealista, ecco prima di essere un’artista densa e intrigante assai, e in un mondo fluido questa sua prerogativa è già tanta roba, Dalise (nome d’arte di Maria Teresa d’Alise) è appunto innanzitutto una bella (nel senso alto e pieno della parola) ragazza impegnata in … costruttivo, evolutivo movimento, abituata, senza peli sulla lingua, a dire ciò che pensa.
Partiamo dall’argomento del momento, vale a dire: Festival della Canzone Italiana sì o no?
Fondamentalmente Sanremo è la più importante trasmissione televisiva italica, quindi come tutti i programmi musicali fatti sin qui direi che sì, la kermesse sanremese va fatta, ovviamente nel pieno rispetto della salute e delle norme anticovid. Non dimentichiamo inoltre che dietro la macchina organizzatrice della gara canora c’è un mondo che merita di lavorare. Poi … dai le polemiche in essere in questi giorni fanno probabilmente parte del gioco, è insomma tutto Festival, no?
A te piacerebbe essere in gara all’Ariston?
Certamente e chi dice il contrario mente. Esibirsi su quel palco leggendario significa entrare a far parte della storia musicalpopolare italiana. E ci ho provato in passato a partecipare a “Sanremo Giovani”.
Hai sfiorato la prima edizione di X – Factor e sei stata tra i protagonisti a “The Voice of Italy 2018”. Quanto sono importanti i Talent Show per voi artisti?
Quelle gare, quei contest, resi importanti dalle case discografiche in questi anni, danno visibilità e rappresentano, in un certo senso, un treno da prendere al volo quando passa, anche se non si sa quale direzione prenderà il convoglio.
Scrivi poesie, hai vinto il Festival di Castrocaro, hai contenuti impegnati da mettere in melodie, beh non ti pesa non essere ancora riuscita a emergere alla grande come meriteresti?
Scrivo parecchio da autrice e cantautrice poiché credo nel mio lavoro, nelle mie canzoni e non penso alla destinazione finale dei miei lavori. Fortunatamente riesco a vivere con la musica, faccio qualcosa che mi piace e mi emoziona e questo è già un successo.Sì… ritengo relativo il fatto che un mio pezzo arrivi al grande pubblico o a una platea di nicchia, vivo serenamente coi piedi per terra.
Cosa bolle nella tua pentola?
Ho un singolo in uscita, spero di farlo uscire prima dell’estate o della primavera, ma non voglio anticipare nulla per scaramanzia, se non che la collaborazione con Roberto Vernetti e Stefano Zanchetti prosegue.
Cosa rappresenta per te la musica?
E’ una guida, una maestra, una meravigliosa compagna di viaggio con la quale da sempre mi confronto e rapporto.
Ti piace come viene proposta la musica in televisione ai nostri giorni?
Mah, oggi incidono parecchio visibilità degli artisti e gusti social, ma forse bisognerebbe provare a cambiare qualche criterio nelle scelte relative a cosa mandare in onda. Internet e il web rappresentano mezzi importantissimi, ma tendono a omologare, a dare importanza alle impronte istantanee a scapito dei contenuti.
Cantautrice di contenuti e poetessa post ermetica e PopRealista, Dalise è in cammino da tempo e la musica rappresenta il suo mezzo, lo strumento d’eccellenza per conoscere il mondo, cercando parallelamente di farsi conoscere. Buon viaggio ragazza, non smettere mai di camminare.
Stefano Mauri