Sapete cosa non torna davvero in merito al cosiddetto affaire Suarez con annesso quel pasticciaccio antipatico del passaporto, con esame facilitato (e invalidato) a Perugia, sul finire della scorsa estate?
Che forse, prima di abbozzare una trattativa così importante, il direttore sportivo di un sodalizio pesante qual è appunto la Juventus, mah doveva informarsi prima sullo status del bomber uruguaiano, no? Ah a quanto pare, secondo giornalisti e informatori del quotidiano la Repubblica, proprio per questo Nedved e Paratici hanno litigato di brutto. Tira per caso aria di divorzio tra il bravissimo calciofilo piacentino e la Vecchia Signora torinese, con promozione di Claudio (fratello di Giorgio) Chiellini e Cherubini (comunque sinergico a Paratici)? Lo scopriremo vivendo, ma probabilmente a Fabio Paratici manca soltanto, per tornare a brillare (che gli onerosi ingaggi di Rabiot e Ramsey stonano un pochetto) il supporto di un direttore generale alla Marotta (Inter) o alla Giovanni Carnevali, attuale general manager del Sassuolo. Particolare non indifferente: al netto del felice avvento di Morata è bene ricordare come il sorprendente Morata, in realtà, nonostante le dichiarazioni di facciata, sia tornato all’ombra della Mole da quarta scelta dopo il pasticciaccio Suarez, il no della Roma per liberare Dzeko e il rifiuto del Napule a cedere a cifre ragionevoli Milik.
Intanto Mario Mandzukic, numero 9 moderno e con gli attributi è approdato al Milan. Ma il croato sarebbe servito tanto a questa Juventus di mister (maturo o immaturo per allenare un top club) Pirlo.
Stefano Mauri