Chef cremasco istrionico, provocatore e acuto, Sergio Brambini, controcorrente da sempre, beh ha toni diretti e chiari per comunicare. Provato, spremuto e stanco dalle tante, troppe, chiusure imposte dai vari decreti governativi causa emergenza sanitaria, via social ha suggerito una nuova strada da intraprendere in questa triste nottata che non passa mai:
Il fallimento della politica governativa è sotto gli occhi di tutti, dopo due mesi e mezzo di chiusura dei bar e ristoranti la percentuale di contagiati non cala così, come il numero di morti. A pagarne le spese è solo un parte della società “non garantita”. Il consenso alla nostra politica deriva da quella parte solo sfiorata dalle misure restrittive e sostanzialmente intatta economicamente. Non esiste la bacchetta magica per risolvere il problema, ma qualcosa bisogna fare. Non potendo permetterci di chiudere tutto ma proprio tutti in casa e non potendo ristorare adeguatamente le categorie colpite l’alternativa è aprire tutto ma proprio tutto 24/24 7/7 sempre nel rispetto delle norme igieniche sin qui individuate. Chiaro che così, invece di scontentare (eufemismo)solo un parte minoritaria della popolazione, si rompono i coglioni a tutti quelli che dovrebbero, per garantire il servizio pubblico, affrontare turni anche di notte o lavorare sabato e domenica. Ma avremmo mezzi pubblici a tutte le ore (grazie anche ai privati), supermercati meno affollati, aperitivi diluiti, asporti tranquilli ecc.. Non sarà facile riorganizzare un mondo così, si può tentare. Post Scriptum: i cinesi maestri del 7/7 24/24 stanno comprando il mondo, sarà questa la strada vincente?
Così postò sulla sua pagina Facebook lo chef Sergio Brambini, colui il quale, in una puntata del format “4 Ristoranti”, ecco provocò pure Chef Alessandro Borghese…
Stefano Mauri