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Sergio Brambini: perchè non aprire tutto in sicurezza 24 ore al giorno, tutta la settimana?

La provocazione social, in questi tempi di crisi ed emergenza sanitaria, arriva dalla provincia di Cremona

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Chef cremasco istrionico, provocatore e acuto, Sergio Brambini, controcorrente da sempre, beh ha toni diretti e chiari per comunicare. Provato, spremuto e stanco dalle tante, troppe, chiusure imposte dai vari decreti governativi causa emergenza sanitaria, via social ha suggerito una nuova strada da intraprendere in questa triste nottata che non passa mai:

Il fallimento della politica governativa è sotto gli occhi di tutti, dopo due mesi e mezzo di chiusura dei bar e ristoranti la percentuale di contagiati non cala così, come il numero di morti. A pagarne le spese è solo un parte della società “non garantita”. Il consenso alla nostra politica deriva da quella parte solo sfiorata dalle misure restrittive e sostanzialmente intatta economicamente. Non esiste la bacchetta magica per risolvere il problema, ma qualcosa bisogna fare. Non potendo permetterci di chiudere tutto ma proprio tutti in casa e non potendo ristorare adeguatamente le categorie colpite l’alternativa è aprire tutto ma proprio tutto 24/24 7/7 sempre nel rispetto delle norme igieniche sin qui individuate. Chiaro che così, invece di scontentare (eufemismo)solo un parte minoritaria della popolazione, si rompono i coglioni a tutti quelli che dovrebbero, per garantire il servizio pubblico, affrontare turni anche di notte o lavorare sabato e domenica. Ma avremmo mezzi pubblici a tutte le ore (grazie anche ai privati), supermercati meno affollati, aperitivi diluiti, asporti tranquilli ecc.. Non sarà facile riorganizzare un mondo così, si può tentare. Post Scriptum: i cinesi maestri del 7/7 24/24 stanno comprando il mondo, sarà questa la strada vincente?

 

Così postò sulla sua pagina Facebook lo chef Sergio Brambini, colui il quale, in una puntata del format “4 Ristoranti”, ecco provocò pure Chef Alessandro Borghese…

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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