E’ un 2020 maledetto: Diego Armando Maradona, reduce da un delicato intervento alla testa, causa un arresto cardiaco è morto nella sua Argentina. Era, è e sarà il Calcio, quello vero, popolare e avvincente El Pibe de Oro, fantasista sublime che portò il Napoli a vincere due scudetti e l’Argentina a trionfare nel Mondiale 1986 in Messico.
Argentinos Juniors, Boca Juniors, Barcellona, Napoli, Siviglia, Newell’s Old Boys e nazionale argentina le sue squadre, ma le gesta calcistiche sublimi, fantastiche, meravigliose, imprevedibili, vincenti e uniche di Diego restano e rimarranno legate indissolubilmente al Napule, la sua città.
Ritiratosi dal football giuocato nel 1997, Maradona intraprese la carriera d’allenatore, arrivando a guidare pure la sua Argentina fino ai Mondiali 2010 in Sudafrica, ma un giocoliere come lui, beh non era fatto per allenare.
Lontano dal campo di calcio la sua vita è sempre stata eccessiva, fuori dagli schemi, tanta e senza freni, ma Diego era soprattutto un uomo, per carità con le sue debolezze, ma generoso e buono.
Addio Maradona, ti sia lieve la terra. Il mondo con te è stato pesante, ma ci hai fatto impazzire, godere, emozionare e diventare pazzi inseguendo i tuoi sogni legato a un pallone c he con te sapeva sempre dove andare. Chapeau!
Stefano Mauri