Attese, lette, studiate, apprezzate, talvolta da qualcuno “contestate”, beh le riflessioni del dottor Maurizio Borghetti, medico radiologo presso l’ospedale di Crema, squarcianti e fuori dal coro (andrebbero prese nella massima attenzione tuttavia tanto a Roma quanto a Milano) informano senza terrorizzare
Continua la tendenza alla discesa della percentuale dei positivi sui tamponi fatti e soprattutto la discesa dei ricoverati (oggi 19 novembre un centinaio) tant’è che bisogna risalire al 4 ottobre per trovare un numero più basso di incremento di questi ultimi. Anche la tendenza alla crescita delle Terapie Intensive sembra accennare a una decelerazione (+ 42 e in Lombardia + 12 giovedì 19 novembre) e anche questo è un bene ma occorre vedere cosa accade nei prossimi giorni: la necessità vera, ribadiamolo, è che inizino a calare assai. È anche considerevole il numero dei dimessi/guariti (più di 17.000) che va quasi ad eguagliare quello della crescita degli attualmente positivi.
Da queste parti della provincia di Cremona le Tac positive per polmonite Covid-19 continuano giornalmente a mantenersi stabile e non tendono a crescere, mantenendo una differenza nei numeri e, di conseguenza, nella incidenza dei casi più gravi, poco comparabile con marzo-aprile. Quando il mio tempo libero lo consentirà sarò più preciso coi numeri dei due periodi.
Non è un caso del resto che il dato delle Tac sia sempre stato quello che ha maggiormente rispecchiato la situazione. Al contrario è quello in genere meno considerato.
Nel complesso, a mio parere, restano le ragioni per confidare in una evoluzione dell’epidemia meno catastrofica (anche più breve?) di diverse previsioni che tutti noi abbiamo letto e sentito, sebbene in assenza di un Lockdown serrato come quello di marzo. Manteniamo quindi sempre alta l’attenzione senza ridurre le precauzioni e… Dai Burdèl che ghe la fèm!
Così postò sulla sua pagina Facebook Maurizio Borghetti, DocRock d’Italia
Stefano Mauri