Ve lo avevamo anticipato in un articolo ad hoc venerdì scorso, ora è arrivata l’ufficialità: mister Cesare Prandelli, torna a Firenze al posto dell’esonerato Beppe Iachini.
Abbiamo chiesto al talent scout e calciofilo appassionato Alessandro Pizzoli un parere in merito: <Mah… Prandelli, uomo di buon senso, che ritorna ad allenare il sodalizio viola è una scelta di cuore. Conosco Cesare da tantissimo tempo, da quando allenava la Primavera dell’Atalanta e lo ritengo adatto a ricostruire una squadra alla ricerca di sé stessa.Certamente la rosa che fu di Iachini, professionista preparato, bravo a vincere i tornei di serie B, oppure a subentrare a cammino iniziato per tirare fuori il meglio dai giocatori in situazioni estreme, è di medio livello>.
Iachini in bilico: la Fiorentina pensa a Prandelli per la panca e poi per la scrivania?
E adesso? Ora Prandelli (direttore tecnico o responsabile del settore giovanile tra sei mesi?), consapevole di essere oggi un traghettatore, (mai dire mai tuttavia), emozionato, gasato, motivato dal fatto di essere tornato a lavorare, a fare calcio nella sua città d’adozione, reduce da esperienze professionali non entusiasmanti, sicuramente ce la metterà tutta per raddrizzare la rotta della compagine del presidente Comisso, (e se a gennaio, nel calciomercato di riparazione arrivassero un regista e una prima punta la strada, indubbiamente, si rivelerà in discesa, ndr) e, per dimostrare al mondo e a lui stesso di non essere un tecnico bollito.
Dato a Cesare ciò che è di Cesare (fu Claudio) Prandelli, è comunque utile ribadire che, i dirigenti (Barone, Pradè) gigliati, sottotraccia, ma nemmeno tanto, ecco continuano a seguire con estrema attenzione, i movimenti di Juric, Spalletti e Sarri, allenatori da tempo nel loro mirino.
Stefano Mauri