Il tre ottobre 2020 è iniziata una nuova avventura di FUTURONONNI: creativa, giocosa, ecologica.Ragazzi e bimbi di differenti età e abilità, operatori sociali, responsabili di progettazione, nonni e mamme, appassionati e non di arte e fantasia insieme! Non è cosa da poco se pensiamo alla chiusura che oggi subiamo ed è la dimostrazione che creatività, bambini, gioco e relazione possano portarci fuori dalla paura.
La proposta di curare, artisticamente e creativamente, l’ambiente piacentino tramite una collaborazione di mani e associazioni è nata dal social “A Piacenza chiedilo a me “ a cui l’azienda Leodavinci.eu ha offerto materiali e ospitalità. Alla chiamata di Claudia Castelli ho subito risposto SI!Come presidente di Epikurea sono stata entusiasta per la possibilità di trasformare la riverniciatura di un vecchio container in un laboratorio creativo che coinvolgesse tutti e attraverso le associazioni mettesse in contatto, e all’opera, quelle che spesso vengono considerate fragilità per trasformarle in risorse. Il vecchio Container avrebbe avuto nuova vita attraverso molte mani che si sarebbero occupate di lui, dipingendolo e firmandolo a mano aperta. Ottobre sarà il mese in cui, grazie al lavoro dei volontari, si trasformerà in un grosso e visibile simbolo di solidarietà tra gli uomini e per l’Ambiente. Si è partiti il tre ottobre, sabato mattina, sotto l’egida di una simpatica dinosaura umana nel cortile dell’azienda con le associazioni che hanno risposto all’appello del social: Oltre l’Autismo TICE e il Progetto Futuro Nonni al completo ovvero Epikurea PA.CE Associazione La Ricerca Onlus Comunità Luna Stellata MCL Piacenza ACLI Piacenza . Nonni e nonne, mamme, bambini e ragazzi, ognuno con la propria abilità, insieme hanno cominciato giocosamente e gioiosamente a rendere lo scatolone un’opera artistica che abbellisca e trasmetta allegria. Tutti si stanno impegnando per donare al brutto container arrugginito un’anima tramite il colore, per trasformarlo in un’opera fantasiosa, spiritosa, gioiosa e farne un ricordo “indelebile” nella memoria dei partecipanti ed un ornamento per l’ambiente. Ho anche immaginato la fiaba del Container se volete leggerla ai vostri nipoti o al bambino dentro di voi.
C’era una volta un povero vecchio e arrugginito container. Aveva solcato e attraversato mari trasportando nella sua enorme pancia grandissime quantità di materiali. Bianco e lucente viaggiava con il sole cocente o sotto le intemperie: nulla lo stancava. A un certo punto come accade in molte storie arriva il momento in cui il viaggio finisce, il tempo diventa un insieme di ricordi, gli unici che si muovono, e lo smalto, in questo caso la vernice, arrugginisce. A Marco e Matteo però, i titolari dell’azienda, questa storia non piacque molto e vollero ridare gioia e vita a quel container che tutte le mattine incontrano nel loro piazzale.
Ecco che grazie a loro è stata organizzata questa bellissima iniziativa sociale e creativa. Una occasione meravigliosa per tutti che è già stato un gran successo visti i sorrisi dei nonni dei bimbi e delle mamme della comunità. Su questo blog vi presenteremo l’opera finita, speriamo vi piaccia. Mi farete sapere!
È un articolo molto positivo e inspirante che mostra come la creatività, il gioco e la collaborazione possano unire le persone e migliorare l’ambiente. L’iniziativa di trasformare un vecchio container in un laboratorio creativo coinvolgendo bambini, ragazzi, nonni, associazioni e volontari di diverse abilità è un bellissimo esempio di come la comunità possa lavorare insieme per creare qualcosa di bello e utile. È inoltre un ottimo esempio di come l’arte possa essere usata come strumento per sensibilizzare la società sull’importanza della salvaguardia dell’ambiente e della solidarietà tra le persone. Spero che iniziative come questa possano essere replicati in altre città e comunità per aiutare a diffondere la gioia e la collaborazione.