Ha avuto tutto, anche troppo, forse, mister Antonio Conte quest’anno all’Inter. E sulle sponde nerazzurre del Naviglio milanese, Conte resterà, gruppo Suning permettendo ovviamente, solo alle sue condizioni. Questo è poco ma sicuro, del resto le ripetute, urlate e mirate esternazioni del bravo (ma eccessivamente piangina e lamentoso, no?) trainer salentino, beh a qualcosa, o meglio, a qualcuno erano indirizzate. Che dite?
Nel frattempo Marotta, amministratore delegato sportivo del team interista, lontano da occhi indiscreti, vale a dire colui il quale l’Antonio l’ha scelto un anno fa, ecco per non farsi trovare impreparato avrebbe, condizionale d’obbligo, telefonato (difficile trovare libero al primo squillo, di questi tempi, facendo il numero dell’I Phone dell’allenatore livornese) a Massimiliano Allegri per, mah … diciamo annusare l’aria.
E spostiamoci a Cagliari, dove, Walter Zenga (avrebbe meritato un’altra chance) non, Bandiera Nerazzurra che in tanti vorrebbero vedere alla guida dei nerazzurri, non è più il tecnico dei rossoblù. Al suo posto, per cercare di rilanciarsi dopo le sfortunate parentesi giallorosse (Roma) e blucerchiate (Sampdoria) è arrivato Eusebio Di Francesco il quale proverà a guidare, l’ambizioso club sardo, nell’Europa pallonara.
Stefano Mauri