Salutesocietà

Le sirene delle ambulanze non suonano più come prima è il momento della chiarezza

Maurizio Borghetti, ormai Radiologo d'Italia, torna a dire la sua sul coronavirus

(continua dopo la pubblicità)

 

 

Già, ha ragione il dottor Maurizio Borghetti, medico radiologo esperto e rasserenante informatore tanto chiaro, quanto diretto: le sirene delle ambulanze, causa pandemia sanitaria, non suonano più come prima. E questo è il momento di fare chiarezza, una volta per tutte, in materia di Coroanvirus e quindi … ripartire con serena attenzione. Ecco il suo ultimo post, in merito:

 

Posso capirne i motivi (pur non approvandoli) per i quali nel periodo cupo del … “mi raccomando state a casa” la comunicazione istituzionale fosse incompleta (esempio: decessi, ricoveri e Terapie Intensive della pandemia enumerati in rapporto alla positività al tampone e non alla causa comprovata della relativa situazione). Ora è arrivato il momento di fare chiarezza, per tante ragioni, compreso il fatto che lo stato psicofisico delle persone fa parte delle condizioni che uno Stato avrebbe l’obbligo di preservare. Già ci sono TV, quotidiani e new media che quasi ogni giorno riportano nuove e diverse notizie/teorie scientifiche e…mai una gioia. Compreso l’annuncio dei progressi sul vaccino che ha rivitalizzato le Borse… ma non sarebbe utilizzabile prima dell’inverno 2021 (Fauci). Sono il primo a dire che la Ricerca scientifica (nel rispetto delle regole) debba proseguire liberamente e l’Informazione (col medesimo rispetto) non debba avere bavagli. 

La comunicazione istituzionale più completa dovrebbe evitare poco efficaci oltre che tristi diatribe pubbliche tra professionisti del settore che poi, come di norma, scaldano gli animi e causano immediata formazione di opposte fazioni pro o contro. Nel caso specifico della Medicina e della Salute queste divisioni da stadio/arena ideologica non servono granché, soprattutto in presenza di un agente patogeno di cui tutti sanno ancora poco. SARS-CoV-2 è il virus, Covid-19 è la malattia, Sars è la grave insufficienza respiratoria che rappresenta l’effetto più pericoloso e tipico dell’infezione (tant’è che sta nel nome). Tac torace è la diagnostica strumentale più sensibile e completa per evidenziare la malattia polmonare. Le comunicazioni delle Istituzioni dovrebbero essere completate (almeno) da quanti contagiati e ricoverati attualmente sono affetti da malattia polmonare da SARS-Co-V2. Al pari, da quanti ricoverati in Terapia Intensiva per Sars e da quanti deceduti per analogo motivo. Sarebbe buona cosa se i rappresentanti politici insistessero sull’applicazione di questa comunicazione. I risultati sarebbero a mio parere positivi e, nel caso, potrebbero essere ulteriore incentivo alle scelte, alla ripresa economica e all’azione degli investitori. In caso contrario (risultati negativi) diventerebbe il modo per prendere atto di situazioni effettive, senza inutili dubbi. Da ultimo bisognerebbe sapere quanti degli asintomatici/paucisintomatici, sottoposti al tampone e messi in quarantena, a seguito di positività abbiano sviluppato polmonite. Se è vero che il virus ha sempre la stessa infettivita’ e pericolosità … qualcuno ci dovrà pur essere. O no?

Dai Burdèl che ghe la fèm

 

Così postò sulla sua pagina Facebook nei giorni scorsi, Maurizio Borghetti, DocRock d’Italia e medico radiologo – comunicatore.

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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