Il dottor Attilio Galmozzi, medico al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Crema, è stato in trincea a combattere il Coronavirus, ricoprendo, tra le altre cose, il delicato ruolo di comunicatore informato. E con lui, volentieri abbiamo scambiato due chiacchiere…
Il professor Alberto Zangrillo, primario dell’Unità Operativa del reparto di Anestesia e Rianimazione del San Raffaele a Milano, da giorni sostiene che clinicamente il virus non dà più problemi…
Il fatto che fortunatamente, oggi, i contagiati non presentano un quadro clinico serio e compromesso è sicuramente una buona notizia, ma non dobbiamo abbassare la guardia. Particolare non indifferente: in Lombardia, il numero dei contagi è sempre alto. Per quanto riguarda le mascherine, in giro tra la gente e nei locali pubblici, consiglio di utilizzarle ancora a lungo, quindi anche oltre il termine del 30 giugno e, almeno fino a quando non trovano un vaccino efficace.
Settimane fa, l’Europarlamentare di Forza Italia Massimiliano Salini ha detto che a Cremona bisognerebbe costruire un novo ospedale.
Più che nuove strutture ospedaliere serve, a mio modesto avviso, potenziare la cosiddetta medicina territoriale: questo ci ha insegnato la pandemia da Covid-19. Non mi riferisco nel particolare a quanto suggerito da Salini, ma generalizzando e ampliando il discorso, pensare di ospedalizzare tutto e tanto, beh mi si conceda il termine forte è una stronzata!
Nel mezzo della tempesta, tu e Borghetti, con modi e modalità differenti, ma incisivi, ecco siete riusciti ad accendere i riflettori squarcianti su Crema e la realtà cremasca nel marzo scorso, mese devastato dal virus…
Ci siamo sovraesposti sicuramente, ma era necessario far passare il messaggio che oltre a Lodi e Cremona… c’era pure il Cremasco.
Stefano Mauri