Tutto il complottismo sul coronavirus raccontato in un’avvincente puntata di Border Nights dallo scrittore Rino Casazza, autore di Fronte del Blog
La scorsa settimana ho avuto modo di parlare diffusamente, e di questo ringrazio Fabio Frabetti, conduttore della trasmissione “Borders Nights”, dei post pubblicati negli scorsi mesi sulla rubrica “X-files” di Fronte del Blog per dar conto delle teorie non ufficialmente accreditate, molte stravaganti o addirittura palesemente improbabili, ma alcune con un certo fondamento, o almeno degne di essere approfondite, che sono sorte sull’origine della pandemia da covid-19.
In questo excursus non ci siamo risparmiati nulla: dal caso del misterioso laboratorio di Wuhan dove si dice si compissero pericolosi esperimenti sui virus respiratori, a quello della “miscela” esplosiva tra il covid-19 e l’inquietante batterio sintetico “Syntia”, senza trascurare le analisi statistiche che paiono aver individuato nel covid-19 una velocità di propagazione vertiginosa come quella dei virus informatici.
Come tutti ben sappiamo, la nostra epoca è malata di “complottismo”, che pretende di trovare in tutto una spiegazione recondita basata sulla congiura di misteriose élite dominanti a danno della gente comune, ma valgono pur sempre i buoni vecchi proverbi “fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio” e “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”.
Chissà che, finalmente spentosi il contagio e tornati alla vita normale, di tutte le denunce dietrologiche di controversa attendibilità che ci sono piovute addosso non rimanga un fondo di verità degno di passare alla storia.
E’ certo, in ogni caso, il fascino delle teorie che scoprono sotto il velo dell’apparenza una straordinaria e inconfessabile “altra verità”. Come rispondeva Omar Sharif a chi gli chiedeva di commentare la possibilità che sotto la Sfinge di Giza si celasse una stanza con vestigia tecnologiche dell’ antica civiltà di Atlantide: -Magari!-
Rino Casazza
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