Non tutti ne hanno diritto. E lo scontrino non basta. Vi servono fattura, identità digitale e dovete caricare i documenti su un sito che ancora non c’è
Il decreto rilancio ha previsto un bonus biciclette che copre il 60% della spesa effettuata. Un modo per disincentivare il trasporto pubblico e quello delle auto. Si può utilizzare anche per bici a pedalata assistita, monopattini elettrici, hoverboard e monowheel, tutti i “veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica” tranne gli scooter. Ma ottenerlo non è proprio così facile.
NON PER TUTTI – Anzitutto il buono non è per tutti. Ma solo per i maggiorenni residenti nei capoluoghi di regione, nelle città metropolitane e nei capoluoghi di provincia. Oppure ai residenti nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti. Gli altri sono esclusi. Come sono escluse le persone che in queste aree sono soltanto domiciliate. Il buono mobilità è valido fino al 31 dicembre. Ogni maggiorenne ha diritto al bonus, anche se nella stessa famiglia.
BONUS RETROATTIVO, MA SERVE LA FATTURA – Il bonus è retroattivo al 4 maggio. Se cioè avete già fatto l’acquisto, potete chiedere il rimborso. Ma dovete avere la fattura, perché lo scontrino non basta. Quanti sono i privati che chiedono la fattura per l’acquisto di una bicicletta? Pochi, forse nessuno, dato che lo scontrino basta a fare da garanzia. E dunque, se avete solo lo scontrino? Al Ministero dell’Ambiente dicono che penseranno se sia possibile trovare una soluzione. Al momento scordatevi il bonus.
LO SPID – Se invece l’acquisto non lo avete ancora fatto, siete maggiorenni residenti nelle aree stabilite, e siete pronti a chiedere la fattura, dovete prima dotarvi di Spid, l’identità digitale. Lo Spid permette l’accesso alle pubbliche amministrazioni. Per ottenerlo serve un documento e la tessera sanitaria, ma non sempre è gratuito (guardate su spid.gov.it/richiedi-spid) ed è necessario essere muniti di webcam per il riconoscimento o recarsi fisicamente in uno dei luoghi in cui lo rilasciano, tipo le Poste. Serve infine avere uno smartphone.
IL SITO – Una volta che, con i requisiti richiesti, avrete in mano Spid e fattura, non vi resterà che registrarvi all’app web del Ministero dell’Ambiente e caricare la fattura, inserendo i vostri dati e l’Iban. Vorremmo essere più precisi, ma non possiamo: l’app del ministero non c’è ancora. Dovrebbe essere online tra dieci giorni.
BUONO SPESA DIGITALE – Se non avete fretta, potete attendere la “fase 2”, quando dal rimborso si passerà ad un buono usufruibile all’atto dell’acquisto. In questo caso, sempre muniti di Spid, dovrete prima registrarvi all’app web del ministero e inserire il tipo di veicolo che volete acquistare. Quindi non potrete cambiare idea una volta in negozio. Il buono elettronico che verrà generato andrà consegnato ai negozianti aderenti all’iniziativa, il cui elenco sarà pubblicato sullo stesso sito del ministero. Il veicolo verrà dunque venduto già con lo sconto. E chi vuol comprarlo online? Il rivenditore online si dovrà attivare per rendere possibile la fruizione del buono. Sempre che aderisca all’iniziativa.
Manuel Montero
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