In una lunga intervista il celebre virologo allievo di Sabin non mostra dubbi sulla terapia sperimentata dallo pneumologo di Mantova Giuseppe De Donno: “Ripeto, perché ancora l’Italia lo ignora: vi è una terapia soddisfacente e a portata di mano, il sangue dei guariti”
Anche Giulio Tarro non ha dubbi sull’efficacia del plasma iperimmune contro il coronavirus. Il celebre virologo allievo di Sabin, che isolò il vibrione del colera negli anni Settanta, ne parla in una lunga intervista e dice: «Non ci troviamo di fronte a una terapia sperimentale da dover studiare o da concedere in “via compassionevole”. È una pratica conosciuta da secoli, utilizzata anche da Pasteur nell’Ottocento: si sono sempre prelevate le gammaglobuline dai guariti per curare i malati».
IL PROTOCOLLO – Così dice a Gioia Locati, nel suo blog su Il Giornale. Sono sempre di più i medici in prima linea che ritengono la cura sperimentata a Mantova e Pavia come la migliore da utilizzare nei malati di covid-19. Tanto che sono partite sperimentazioni a Crema, Cremona, Lodi, Valle d’Aosta, Avellino, Milano, Piemonte, Toscana, Puglia, Calabria. Ci sono 50 protocolli aperti in tutto il mondo. Addirittura l’anestesista di Sarzana Mario Martinetti ha raccontato a Rino Casazza come un’efficace terapia domiciliare con chi ha pochi sintomi associata al plasma iperimmune azzererebbe la letalità del morbo. – GUARDA
Mario Martinetti
L’INTERVENTO DI MATTARELLA – Com’è noto, il pioniere della cura a Mantova con il plasma, il dottor Giuseppe De Donno, è finito non si sa a che titolo in una buriana mediatica, pur avendo salvato 48 pazienti su 48 con questa cura. Tra essi Pamela Vincenzi. una donna incinta di sei mesi, guarita insieme alla bimba che porta in grembo, unico caso al mondo, per il quale, tuttavia, sono intervenuti i Nas a chiedere spiegazioni. Fondamentale, per rimettere i puntini sulle “i”, il caso del paziente dato per spacciato a Bergamo, per il quale si è mosso direttamente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: l’uomo, mandato a Mantova da De Donno ormai in coma, si è svegliato ed è guarito. – – TUTTO SUL PLASMA IPERIMMUNE
LA NEW ENGLAND – Lunedì la New England Journal of Medicine deciderà se pubblicare gli esiti della sperimentazione di Mantova: si tratta del banco di prova definitivo per la terapia, trattandosi della più importante rivista scientifica del mondo.
LE PAROLE DI TARRO – Ora anche il virologo Tarro dice di ritenerla la miglior cura possibile: «Assolutamente. Pratica antica, rodata ed efficace, meno complessa di una trasfusione perché non occorre cercare il gruppo sanguigno affine. Si inietta solo la parte liquida che contiene gli anticorpi e non i globuli rossi… ripeto, perché ancora l’Italia lo ignora: vi è una terapia soddisfacente e a portata di mano, il sangue dei guariti».
Manuel Montero
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