La tratta ferroviaria Cremona – Milano via Crema e Treviglio (ove bisogna scendere per cambiare poi convoglio e prendere la coincidenza), da sempre ahimè è martoriata da ritardi, vagoni caldi, freddi, non proprio puliti e spesso insicuri.
Particolare non indifferente, sovente i treni giungono in ritardo, oppure manco partono e arrivano. E lunedì 4 maggio, in giorni di convivenza col maledetto Coronavirus, i vagoni del treno partito di prima mattina dopo la fermata a Crema, beh non presentavano alcun distanziometro a bordo, coi sedili senza segnaposti come, invece, dovevano presentarsi onde evitare l’affollamento e per fronteggiare al meglio l’emergenza sanitaria da Coronavirus. E il Comitato Pendolari Cremaschi, via Facebook ha postato quanto segue:
Come temevamo le tanto declamate iniziative per segnalare e garantire il distanziamento sociale, su uno dei due (superstiti) diretti per Milano dal nostro territorio, sono rimaste parole al vento. Così ci segnalano la situazione coloro i quali hanno preso il treno oggi.Riteniamo doveroso un intervento urgente da parte di Trenord per ovviare alla spiacevole situazione e ci aspettiamo un severo rimprovero da parte di Regione Lombardia: il virus si combatte mettendo in campo tutte le necessarie misure preventive, soprattutto in un territorio martoriato come la Provincia di Cremona! Comitato Pendolari Cremaschi
Così postarono, sulla loro omonima pagina Facebook, i pendolari cremaschi, veri e proprio eroi postmoderni, del trasporto su rotaia tanto in tempi da emergenza sanitaria da Covid-19, quanto in tempi normali.
Stefano Mauri