Il grande artista italiano Giuseppe Veneziano passa il suo isolamento a dipingere in streaming. E ispira tutte le sue provocatorie opere al covid-19
C’è modo e modo di passare la quarantena. Per alcuni, isolati dal mondo, è tragedia, per altri angoscia, per altri ancora tempo di riflessione. Per Giuseppe Veneziano, l’occasione, ancora una volta, per fotografare, a modo suo, il momento attraverso l’arte: dove tragedia, angoscia e riflessione s’intrecciano in un surreale ritratto, capace anche nel periodo più buio di strappare un sorriso. Perché l’arte (la sua) e la vita (la nostra) sono anche questo: un concentrato esplosivo di emozioni in antitesi e allo stesso momento complementari.
Tra i più noti artisti italiani sul palcoscenico internazionale, Veneziano ha fatto d’altra parte della provocazione e della dissacrazione il suo stile, mescolando religione e supereroi, fumetti e realtà, concetti astratti e personaggi dannatamente reali, arte antica e oggetti di consumo.
Gli abbiamo chiesto lumi sulla sua “quarantena creativa”. E ci ha risposto così:
La famosa frase di Bertolt Brecht,“Beato il popolo che non ha bisogno di eroi”, sarebbe stata più interessante se fosse stata più completa:“Beato il popolo che non ha bisogno di eroi e che ha molti artisti”. Mai come adesso servono gli artisti, pensai, subito dopo i primi decreti del Presidente del Consiglio Conte che imponevano le prime restrizioni con divieto di uscire dalla propria abitazione. In quel momento mi sono quasi sentito investito da una responsabilità, proprio per il mestiere che faccio. Così iniziai a fantasticare su cosa potessi fare per gli altri? Ebbi l’idea di andare incontro a una curiosità che spesso mi veniva manifestata: vedermi in studio mentre lavoravo. Ottima idea, dato che i social media permettono di vedere in diretta il tuo luogo di lavoro, decidi di aprire le porte del mio studio e rendere partecipi gli spettatori durante la creazione delle nuove opere.
Ecco dunque La Venere della mascherina o La Madonna della Sanificazione, e ancora Trump contro Coronavirus o Corona Virus, in cui la Regina Elisabetta ha sulla testa un gigantesco morbo. E ancora Corona Mundi e La creazione della mascherina.
O il San Sebastiano trafitto dal virus, in copertina de La Lettura, l’inserto culturale, del Corriere della Sera, tutti disegnati o dipinti durante la quarantena. Tra live in streaming quotidiane dalle sue pagine social, dove crea in diretta e sul momento tutte le sue nuove opere: 7 disegni, 3 dipinti e 6 acquerelli fino ad ora.
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Tra una pausa e l’altra, le gag con il peluche Cirillo, unica compagnia in due mesi di quarantena.
Gustatevi, questa spettacolare gallery, con alcune delle sue opere più famose. O il video qui sopra, nella creazione live de La Madonna della Sanificazione. Armatevi di popcorn.
Manuel Montero
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