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Coronavirus, lo sfogo dei barman: “Siamo alla sagra del plexiglass, chiusi e con costi vivi alti”

Mattia Zaffardi, barman esperto, non vede la luce fuori dal tunnel. Anzi...

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La rabbia dei baristi per i provvedimenti governativi sul coronavirus nello sfogo dello storico barman di Crema Mattia Zaffardi : “Cosa si sta facendo nel resto del mondo? La sagra del plexiglass come da noi? Anche nel resto del mondo vogliono trasformare un bar e un ristorante in una sala chirurgica?”

 

Storico Barman di Crema e … attore protagonista del bancone del discoristobar Babar, Mattia Zaffardi lancia un grido di dolore e d’allarme lancinante per il suo settore fortemente provato dalla crisi da emergenza sanitaria per coronavirus.

Faremo tre mesi in totale di chiusura, più o meno, perchè non credo che il Delivery e l’asporto aiuteranno a stare in piedi; e così tutti i bar e ristoranti, di soldi non se ne sono ancora visti, ci sono affitto, utenze, pagamenti macchinari, costi… così per tutti.

Ora, vi sembra normale che un’attività in queste condizioni debba pagare l’uscita di un tecnico e il materiale per mettere il plexiglass alla cassa? Quello che mi chiedo è normale far sborsare soldi a piccole attività che stanno morendo in questo contesto e non stanno lavorando? Non possono esserci altre soluzioni tecnico-sanitarie?

Cosa si sta facendo nel resto del mondo? La sagra del plexiglass come da noi? Anche nel resto del mondo vogliono trasformare un bar e un ristorante in una sala chirurgica?

Si possono avere dubbi o qualcuno si offende? Adesso siamo arrivati all’assurdo che in una crisi peggiore del 1929 con soldi mai arrivati non si possano fare critiche costruttive o domandare in che direzione si stia andando, mentre attività muoiono giorno dopo giorno, nella mia città sempre più negozi vuoti, ma robe da matti!

Così postò sulla sua pagina Facebook  il barman Mattia Zaffardi. Difficile dargli torto.

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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