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Coronavirus, la commovente storia di Ettore Consonni: andato in coma a Bergamo, è stato salvato a Palermo e ora torna a casa

L’odissea di Ettore Consonni è durata oltre un mese

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Coronavirus, Ettore Consonni è salvo e torna a casa: ecco la sua incredibie odissea, in coma da Bergamo a Palermo

 

 

Ettore Consonni si era ammalato di coronavirus a Seriate, nella bergamasca, ed era finito in coma. Con le terapie intensive che scoppiavano, l’avevano trasferito d’urgenza a Palermo, dove si è svegliato e dove un mese più tardi è finalmente guarito. E ora torna a casa.

L’ODISSEA – Magazziniere di 61 anni in pensione, la sua era una condizione critica: a Bergamo si è vissuta la situazione più difficile d’Italia. Ospedali stracolmi, terapie intensive al collasso. Proprio per quest’ultima ragione, finito in coma, Ettore era stato portato con un aereo militare a Palermo. Si è svegliato qui, a 1500 chilometri da casa. Ha perso 19 chili, passando da 104 a 85 kg e all’inizio non riusciva a stare in piedi. Ma dopo oltre un mese è finalmente guarito ed è rientrato nella sua città.

LA COMMOZIONE E LA TRAGEDIA – Il coronavirus nella sua zona gli ha ucciso il fratello e il cognato. E lui, salvato in extremis tanto distante da casa, non può dimenticare chi gli ha permesso di riabbracciare i propri cari: “Sono stato fortunato. Sarò per sempre riconoscente nei confronti dei medici e degli infermieri che mi hanno salvato la vita. A Palermo ho trovato uno staff medico e infermieristico di alta qualità, con un’organizzazione incredibile. Dobbiamo smetterla con i pregiudizi tra Nord e Sud”.

LA SICILIA DENTRO – Anzi, ora la Sicilia vorrebbe proprio tatuarsela sul petto e “ un tatuatore siciliano che vive a Bergamo si è già offerto di farlo gratis”. L’ex magazziniere sente adesso di voler portare avanti una battaglia per combattere i pregiudizi: “Se siamo uniti possiamo affrontare qualunque cosa. Vorrei fondare un partito per diffondere questa idea. Ho anche già in mente il nome: lo chiamerei Italia Unita”. Lo ha confidato anche al governatore Nello Musumeci: “Gli ho detto che i siciliani hanno dimostrato che l’Italia dev’essere unita”.

LA FESTA E IL SOGNO – Al suo rientro a Seriate gli hanno fatto una gran festa nel palazzo in cui vive, che lo ha riempito di gioia: “Mi è andato il sangue alla testa, per un po’ non ho capito più niente. C’erano amici, parenti, i miei nipoti, i miei figli, mia moglie… Non l’ho vista per 47 giorni: è stata dura, siamo sposati da 40 anni. Ho imparato a fare il bucato da solo, per lavare le cinque paia di mutande che avevo in ospedale”. E ora può così realizzare il suo sogno: “Nel settembre 2021 mia figlia Paola si sposa e io la accompagnerò all’altare”.

Da Oggi.it

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