Intervistato da Fabio Caressa, nel suo spazio televisivo Casa Sky Sport, l’ex fantasista Antonio Cassano, tra le altre cose (che ha detto) è rientrato, a gamba tesa, sulla fallimentare esperienza al Mondiale 2014 in Brasile. Ecco cosa ha dichiarato FantAntonio poi “ripreso” da Dagospia:
Si parla della proposta di Ferrero che vuole Cassano nella Samp come dirigente. “Ci siamo presi del tempo, l’idea di fare il ds c’è – spiega Cassano – vediamo se lui non ha cambiato idea. Grazie a Piero Ausilio ho cominciato a studiare da direttore sportivo. Lui non si vende bene ma è il numero uno”.
Si torna sul flop azzurro ai mondiali del 2014 e Cassano affonda il colpo: “Siamo arrivati lì spremuti a livello fisico. Ogni mattina correvamo un’ora dentro la sauna”. Dicevano che era per abituarsi alle temperature del Brasile. “Per abituarsi a cosa? Ad andare al manicomio…”
FantAntonio racconta anche il motivo dello strappo con il Milan: “Ho avuto problemi solo con Galliani, ma erano problemi che avevo nella mia testa perché volevo un rinnovo di contratto. Senza il problema al cuore avremmo vinto con Allegri anche il secondo scudetto. Ibra? Favoloso il rapporto con lui. Zlatan è il terzo centravanti più grande della storia dopo Ronaldo “il Fenomeno” e Van Basten…”
Ebbene, replicherà Cesare Prandelli, commissario tecnico di quella nazionale, a Cassano? Ah … dopo il calciofilo Cesare Fogliazza, Deus Ex Machina della Pergolettese in serie C, quindi, pure Antonio Cassano, un altro addetto ai lavori, ha “celebrato” il lavoro oscuro (“alla trucco del mago: c’è ma non si vede”) di Ausilio, poco appariscente, ma incisivo direttore sportivo dell’Inter. Chapeau all’Ausilio, no?
Stefano Mauri