Allora in principio fu Cristiano Ronaldo, con la sua bella Georgina, veloce a volare in Portogallo, volo rigorosamente privato, il 9 marzo scorso. Poi, a tagliare la corda, previo “tamponamento” o meglio a lasciare tranquillamente l’Italia, alla faccia di noi in quarantena forzata, furono altri calciatori, che in Italia si sa … chi gioca in serie A (attenzione: il football va fermato a tutte le categorie senza distinzione), meglio ancora se a determinate latitudini, beh un pochino, privilegiato d’ufficio lo è e se lo merita, insomma, tale privilegio, no?
Un poco come la storia dei tamponi, (tutti gli italiani con sintomi leggeri dovrebbero sottoporsi a tampone, no?) con Dybala, Rugani e compagne, sottoposti a tale fondamentale accertamento anti covid-19, pur con sintomi leggeri, se non addirittura asintomatici, a differenza dei comuni mortali, di chi soffre a casa o in ospedale col febbrone, di chi lavora nei vari nosocomi. Michela Persico, sentite questa storia, incantevole figliola e soprattutto Miss Rugani, udite, udite, prontamente smentita dalla società Fc Juventus, si sarebbe confusa in un’intervista, appunto poi rivista, dichiarando di essere stata “tamponata”, nientepopdimenoche prima di Juventus – Inter dello scorso 8 marzo.
Mah… Intanto, col Titanic (sistema calcio) che affonda, con la Figc pronta a chiedere aiuto al governo (intendiamoci: richieste da rispedire al mittente con soldi da trovare diminuendo gli stipendi di Cr7 e compagnia) il fantasista della Juve, sempre rotto, Douglas Costa (uno dei calciatori in vacanza) e soci mostrano, esibiscono, via social foto di allenamenti squarcianti, in posticini da nababbi, con fidanzate e mogli figone adoranti. Ah com’è dura la vita in Italia per chi non giuoca al pallone!
Stefano Mauri