Di fatto la stagione agonistica da vertice, del Napoli edizione 2019 – 2020, beh non è mai nata. Le colpe di questo sin qui fallimentare Napule? Innanzitutto della società che … tanto il patron Aurelio De Laurentiis, quanto il direttore sportivo Giuntoli, ecco non hanno capito che la rosa agonistica, penalizzata da troppi big in scadenza di contratto tra qualche mese, beh andava sistemata a dovere e cambiata massicciamente l’estate scorsa.
Anche l’ex trainer Carlo Ancelotti comunque ci ha messo del suo. In che senso? Un addetto ai lavori navigato, un allenatore vincente ed esperto del suo calibro, sei mesi fa, anziché fare proclami scudetto doveva parlare chiaro, lontano da occhi indiscreti, coi suoi dirigenti e … con loro affrontare la situazione, evitando, dichiarazioni roboanti alla folla.
Questione fluida mai sul serio tuttavia affrontata e … scoppiata a inizio novembre, col triste ammutinamento dei calciatori, contrari al ritiro imposto dal presidente e … il poi esonerato Ancelotti in disparte, solo soletto e, presumibilmente, distratto da voci inglesi e dell’Everton che poi l’ha assunto.
Che fare ora con Juventus, Roma, Inter, Lazio e Atalanta che corrono?
Mah il subentrato, (è bravissimo, ma all’ombra del Vesuvio rischia di scottarsi) Mister Gattuso deve provare a raddrizzare la baracca salvando il poco, salvabile.
De Laurentiis, tra le tante voci (mai smentite del tutto) relative a una probabile vendita del club partenopeo e i tanti calciatori in rivolta deve limitare i danni laddove possibile.
Il diesse Giuntoli invece proverà, giù subito a gennaio a inserire qualche innesto. E a giugno, impresa ardua, delicata ed epocale, si concentrerà sulla rifondazione di un gruppo ora alla frutta.
Stefano Mauri