Due donne di Fano uccise da un automobilista ubriaco. Domenico Musicco, presidente di Avisl, associazione delle vittime della strada, invita il Governo ad adeguare i controlli sul territorio al resto d’Europa, rispetto alla quale siamo molto indietro
Nuovo, tragico, incidente mortale a Senigallia, dove due donne sono state travolte e uccise da un automobilista ubriaco. Sonia Farris ed Elisa Rondina, 34 e 43 anni, entrambe di Fano, la scorsa notte erano da poco uscite da una discoteca, quando è piombata su di loro l’auto guidata da Massimo Renelli, 48 anni, trovato successivamente con un tasso alcolemico 4 volte superiore ai limiti di legge. L’uomo è stato arrestato per duplice omicidio stradale.
L’avvocato Domenico Musicco, presidente di Avisl
Il presidente di Avisl Domenico Musicco lancia l’allarme: «Ormai non si tratta più di casi isolati. I dati ci dicono che i controlli sulle strade sono fermi a 1,2 milioni l’anno, contro la media di 10 milioni di controlli di Regno Unito, Francia e Germania. Devono muoversi le istituzioni, che per troppo tempo hanno derogato alla sola legge sull’omicidio stradale il problema delle strade. I ministeri di Interno e Trasporti devono agire di concerto per aumentare le pattuglie e i controlli e studiare contromisure a quella che appare sempre più un’emergenza. Come Avisl siamo disponibili ad un tavolo di confronto per capire come risolvere in fretta la situazione. D’altra parte le associazioni non devono fare solo la conta dei morti e dei feriti, ma proporre azioni concrete. Serve però un dialogo con le istituzioni».
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