Secondo il presidente dell’Avisl Onlus, l’avvocato Domenico Musicco, la morte di Shirley Calangi sarebbe da imputare ad omicidio stradale, se venisse dimostrato che l’autista del filobus sia passato con il rosso.
In un comunicato stampa, l’Avisl Onlus, tra i promotori della legge sull’omicidio stradale, manifesta perplessità in merito alle accuse di omicidio colposo che sarebbero contestate al conducente del filobus.
Ecco quanto diffuso dall’associazione delle vittime della strada, del lavoro e della malasanità:
L’incidente di sabato 7 dicembre tra un filobus e un camion dell’Amsa in via Bezzi a Milano, ha purtroppo mietuto una vittima: Shirley Calangi, filippina di 49 anni, che era stata sbalzata fuori dal mezzo dell’Atm e che è deceduta al Policlinico per le conseguenze dell’impatto.
Un video mostra come il conducente del filobus sia passato con il rosso, circostanza già acclarata dalla stessa Atm, che ha annunciato come abbia «già aperto un’indagine interna ed è pronta a prendere tutti gli opportuni provvedimenti».
A quanto si apprende, il conducente sarebbe ora indagato per omicidio colposo e si starebbe cercando di verificare se fosse al telefono durante la guida.
Il presidente di Avisl Onlus, l’avvocato Domenico Musicco, manifesta tutte le proprie perplessità: «Provocare un incidente mortale passando con il rosso costituisce a tutti gli effetti una contestazione per omicidio stradale, non colposo, così come previsto dalla nuova normativa della quale siamo stati promotori. Diversa è la questione della guida al cellulare: per quanto costituisca oggi la causa più frequente di incidente stradale, non compare nella legge sull’omicidio stradale, che dovrebbe a questo punto prevedere un emendamento».