Diversi tra loro per cultura sportiva, pedigree, vedute, stili di gioco e personalità, ecco il piemontese Gasperini e il portoghese Mourinho, sì … farebbero decisamente al caso di questa Juventus che, mah alla fine potrebbe anche trattenere Allegri (ma alle condizioni del tecnico livornese stavolta) oppure virare, clamorosamente ma non troppo, su Mihajlovic. Questo mentre i consulenti del presidente Andrea Agnelli (sarà comunque lui a decidere, così come ai tempi che furono pescò Antonio Conte) … Nedved (è stato lui a far licenziare Marotta?) e Paratici, sottotraccia gradirebbero affidare la rosa agonistica 2019 – 2020 a Conte o Simone Inzaghi.
Agnelli che voleva Zidane, non ha rotto con Max (Allegri) e vorrebbe Guardiola a breve, questione di ore, vedrete scioglierà le riserve e annuncerà colui il quale, tra qualche mese, sì gridiamolo e ribadiamolo dovrà guidare capitan Chiellini e soci il più lontano possibile, scriviamo così per scaramanzia, in Champions League.
Ma tornando a quanto scritto poc’anzi, Mourinho per il pragmatismo e Gasperini per il … “gasperinismo” (mix efficace tra schemi, tecnica, agonismo, forza e corsa), lo sottolineo nuovamente, a questa Vecchia Signora sazia di scudetti che deve trovare una sua dimensione europea, proprio per le loro prerogative diversissime e parallele, e su queste occorrerà poi fisiologicamente calibrare calciomercato e … modus operandi, tornerebbero assai utili.
Mihajlovic? Opzione, rammentiamolo, da tenere sottocchio. Pochettino? Suggestione rock. E occhio (dulcis in fundo) ad Allegri: questione di ore e sapremo che farà domani. Dipendesse da lui resterebbe alla corte di Madama per lanciare la Rivoluzione.
Stefano Mauri