Allora mister Gattuso, tutto sommato, al Milan sta facendo bene. Certamente non può fare miracoli e, se Bonaventura non si fosse infortunato, se Caldara non fosse arrivato rotto e, se Piatek fosse arrivato prima, chissà magari oggi il Milan avrebbe pure qualche punto in più.
Coi se e i ma però non si fa la storia, ma si alimenta solo baldoria. E tra l’altro Gattuso, forse ancora da forgiare a determinate dimensione tattiche, ecco ogni tanto ci mette del suo sbagliando qualcosina e leggendo male la partita. Dovrebbe tra l’altro tirarsela un pochino in più il Rino, solito invece a coltivare l’arte del bassissimo profilo.
Ciò detto, pur complicata da raggiungere, la qualificazione in Champions League, per i rossoneri non è compromessa.
Leonardo tuttavia, plenipotenziario del sodalizio milanista in quota al Fondo Elliot, salvo colpi di scena, a giugno cambierà guida tattica. I suoi rapporti con l’ex compagno di tante battaglie in campo non sono il massimo e … Rino Gattuso, diciamo non rappresenta l’allenatore ideale di Leonardo.
Fa bene il Milan a cambiare? Mah, lo scopriremo vivendo, ma quanto fatto sin qui da Gattuso non è tutto da buttare.
Chi al suo posto? Uno tra Pochettino, Sarri, Gasperini, Garcia, Conte (Inter permettendo), Simone Inzaghi, Blanc e Wenger arriverà di sicuro. Sarri e Gasperini sembrerebbero in pole position a tirare la volata finale.
Detto che Leonardo a gennaio, invano aveva chiesto l’attaccante Kean alla Juve, a lui va il seguente quesito: che fine ha fatto l’interessantissimo portiere, oggi ai margini del progetto rossonero, Alessandro Plizzari?
Terzo dietro Donnarumma e Reina, Plizzari e il suo entourage non sono felicissimi di codesta situazione. E a breve chiederanno lumi al Milan. Mah …
Stefano Mauri