Non è solo corsa a ritmi sostenuti l’Atalanta reinventata dal presidentissimo Percassi, costruita dal direttore sportivo Sartori (è uno dei migliori calciofili in circolazione:a Bergamo, pur non parlando col mister nerazzurro, sì sta facendo benissimo, ndr) e allenata da Gianpiero Gasperini, l’allenatore italico più … internazionale di tutti. No oltre muscoli ci sono cuore, anima e densi contenuti tecnico – tattici. Allena, col suo staff, da anni l’intensità a ritmi agonistici al limite del sopportabile;per lui tutte le partite, comprese quelle infrasettimanali di allenamento, beh sono finalissime.Il suo calcio, bello da vedersi e contemporaneamente pragmatico è innanzitutto cura dei dettagli ed esaltazione dei particolari. Insomma, facciamola breve, Il “Gasp”, bravissimo trainer della Dea Nerazzurra (è una fede, un popolo, non una squadra la compagine orobica) forgiatosi, calcisticamente parlando, sotto la guida di un guro come Giovanni Galeone prima e, al servizio del settore giovanile bianconero juventino poi, sa il fatto suo. Chapeau quindi a Gasperini e ai suoi ragazzi bravi a eliminare la Juve dalla Coppa Italia e a caratterizzare in positivo, questo, ehm l’ennesimo campionato.
Ah … col tecnico sabaudo, da qualche mese collabora il professor Jens Bangsbo (ex collaboratore di Lippi e Ancelotti durante i rispettivi, vecchi loro trascorsi in bianconero), luminare plurilaureato della preparazione sportiva. E … il Jens di Danimarca, nella realtà bergamasca sta da re. E i frutti del suo lavoro si vedono e si sentono.
Cultore del football intensissimo e pressante, sì questo Gianpiero Gasperini, senza nulla togliere al sodalizio del Percassi (e sponsorizzato da Radici Group) è da top club. E allora … vuoi vedere che se veramente la Juve vuole vincere la Champions League (Coppa da vincere, non da considerare un’ossessione su cui parlare) il “Gasp” si deve pigliare?
Col suo ex team (ha come detto poc’anzi lavorato nel vivaio della Vecchia Signora allenando pure la Primavera) il Gianpiero vanta un rapporto difficile (odio amore di chi si aspettava, in passato, una chiamata intrigante?), problematico (alla stregua dello scarso feeling che ha col suo “Direttore” Sartori),ma opportunamente sostenuto, da Madame ci tornerebbe. Scommettiamo?
E per chiudere, una domanda al Direttore Tecnico, orfano (si sente la mancanza?) del Maestro Marotta, della Juventus Fabio Paratici: ma veramente Benatia non poteva restare? Mah …
Stefano Mauri