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Ma Leonardo e Gattuso sono da Milan, oppure no? Mirabelli non poteva restare?

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Rino Gattuso detto Ringhio, ecco certamente è un allenatore discreto, preparato, grintoso, appassionato e sul pezzo. Ha inoltre sicuramente il Milan nel cuore il tosto Gattuso, ma l’impressione è che ormai alla guida del team rossonero più di così non riesca e possa a fare, meglio di così non possa incidere.

Per carità conosce benissimo il football Gattuso, ma probabilmente al pari dei vari colleghi ed ex compagni Oddo, Brocchi, Seedorf e Filippo Inzaghi, beh contestualizzato all’oggi pare venga premiato e inquadrato più per meriti passati che per pregi attuali e potenzialmente futuri e futuribili, no?

Insomma per farla breve questo Milan, lontano parente dello squadrone dei bei tempi andati, con mister Gattuso in panca (fumantino e grintosissimo non sempre legge bene le partite?) oltre a non incidere, vincere e convincere, soprattutto non cresce, non esce dagli schemi, non va oltre il compitino.

E sicuri che il Direttore Tecnico Leonardo (ma perché ha smesso di allenare, in panca inseguiva sogni e … proprio malaccio non fece, no?) sia l’uomo giusto al posto giusto? Elegante, colto, poliglotta, uomo di mondo, businessman e calciofilo competente, mah forse il brasiliano che tanto garbava ad Adriano Galliani (manca assai al Milan il geometra Adriano) non è adatto a ricostruire squadre alla ricerca di sé stesse e di acquirenti (il Fondo Elliot sta risanando per poi vendere). Ergo a Casa Milan in questo contesto, il Leo stona un pochino e avrebbe fatto bene, diciamo educata… a tenersi stretto l’ex direttore sportivo Mirabelli nelle vesti di consulente. Che ne dite?

Stefano Mauri

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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