Questione di settimane, al massimo di un mese e poi Beppe Marotta, ormai ex (sarà rimpianto?) amministratore delegato della Juventus, stavolta nelle vesti di direttore generale, forte di un pesante triennale approderà quindi all’Inter del nuovo presidente – patron Steven Zhang.
E Marotta a Milano, sulle sponde nerazzurre del Naviglio, gasato (chi lo conosce garantisce che ha una voglia matta di rimettersi al lavoro), desideroso di rivincite (con il presidentissimo della Juve Andrea Agnelli non si è lasciato benissimo), concentrato e lanciato, beh senza tanti giri di parole dovrà scavalcare, superare la Vecchia Signora di Torino col club (ricco, risanato e ambiziosissimo) di Suning. Capito?
Sì è ambiziosa la mission interista di Marotta e … le insidie, vedrete, non mancheranno. Come reagirà infatti il direttore sportivo Ausilio, colui il quale da solo bene ha fatto e fa, all’avvento del pesantissimo e potente calciofilo? Riuscirà la coabitazione dei due? Lo scopriremo vivendo.
Chi invece è contentissimo dell’arrivo di Marotta è mister Spalletti, il tecnico – sciamano che quest’anno, con la rosa costruita dal poc’anzi citato Ausilio, all’ombra della Madonnina può già vincere.
Luciano Spalletti e Giuseppe Marotta si conoscono infatti da anni e … secondo i bene informati si sono recentemente incontrati, dietro l’input della proprietà, per studiare il radioso presente e progettare il futuro.
Marotta vuole far meglio di quanto ha fatto alla Juventus. Ergo, soprattutto, Marotta, orfano di Paratici (e tra i due un pochino di maretta c’è) vuol tornare a vincere.
Stefano Mauri