Partiamo dalla fine, cioè da mister Maurizio Sarri (maestro di calcio, eterno non vincente o grande bluff?) il quale avrebbe praticamente deciso di restare al Napoli. A proposito: il tecnico del Napule non è sessista o razzista, semplicemente ahiluinon eccelle in materia, cosa importante in questo football moderno, di pubbliche relazioni. E il team partenopeo non lo aiuta nemmeno tanto. Che ve ne pare?
Luciano Spalletti? Lo “Sciamano Nerazzurro” se vuole restare a Milano ad allenare il sodalizio nerazzurro deve assolutamente conquistare un posto al sole in zona Champions League, altrimenti in casa interista partirà l’ennesima rivoluzione tecnico – tattica. E … scommettiamo che il gruppo Suning durante la prossima campagna acquisti cessioni non destinerà troppi soldi al calciomercato?
Chi al posto di Spalletti, ammesso e non concesso venisse licenziato oppure … decidesse lui, in caso di flop, di lasciare?
Innanzitutto servirebbe chiarezza nella stanza dei bottoni dove, tra Ausilio e Sabatini, uno è di troppo, no? Poi pieni poteri al direttore sportivo e spazio all’arrivo di un vero general manager e di un trainer tra la seguente rosa di nomi: Garcia, Simone Inzaghi e Simeone.
Chi sarà l’erede di Gianpiero Sventura fu Ventura nelle vesti di commissario tecnico dell’Italia?
Uno tra Mancini, Ancelotti (il favorito), Di Biagio (potrebbe restare dopo l’interregno) e Ranieri.
Applausi per Eusebio Di Francesco, bravissimo allenatore di una bella, deve solo trovare continuità e mantenere l’equilibrio, Roma. Sì ormai Di Francesco è un top coach. Chapeau!
Stefano Mauri