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Il Caso Genchi e la libertà di stampa: il dossier di Ossigeno Informazione

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Il libro “Il Caso Genchi” uscì nel dicembre del 2009. E fu subito un diluvio di polemiche. Si trattava della biografia di Gioacchino Genchi, vicequestore aggiunto e consulente delle Procure di mezza Italia, la cui storia prendeva le mosse a partire dalle indagini sulle stragi del 1992, che Genchi abbandonò in polemica con il capo del gruppo Falcone-Borsellino Arnaldo La Barbera. Nel volume si ripercorreva la sua intera carriera, scavando nei retroscena di miriadi di inchieste, fino a quella che lo riguardava per tre accuse mossegli per le consulenze all’indagine Why Not del pm Luigi De Magistris.

L’intero suo lavoro sulla vicenda venne stralciato e mai utilizzato. Genchi venne sospeso e poi destituito dalla polizia. Con gli anni è stato assolto penalmente da ogni ipotesi di reato, la destituzione è stata annullata. L’esito delle sue consulenze ha trovato così sbocco al pubblico solo nel libro “Il caso Genchi” di Edoardo Montolli, su cui sono piovute non solo critiche, ma anche diverse querele da autorevoli esponenti istituzionali.

Quasi nove anni più tardi Ossigeno Informazione, l’organizzazione che monitora la libertà di stampa, si è occupata del caso.

 

Da Ossigeno Informazione:

Accuse di diffamazione, violazione della privacy e del segreto d’ufficio: tutti i procedimenti giudiziari che Edoardo Montolli ha dovuto affrontare. Una vicenda emblematica

Dopo l’uscita del suo libro-inchiesta dal titolo Il Caso Genchi. Un uomo in balia dello Stato (Aliberti editore), pubblicato nel 2009, il giornalista Edoardo Montolli è stato costretto per sette anni a difendersi davanti ai giudici da una valanga di accuse di diffamazione, violazione della privacy e del segreto d’ufficio. Alla fine la sua battaglia si è conclusa con questo bilancio: una sconfitta e sei vittorie.

La sconfitta brucia e pesa anche economicamente: riguarda la condanna per diffamazione su querela dell’ex procuratore aggiunto di Roma Nello Rossi. Nel 2016, la Cassazione ha condannato lui e Gioacchino Genchi a 900 euro di multa e a un risarcimento danni di 20mila euro ciascuno. Ma Montolli e Genchi considerano la partita non ancora chiusa: hanno fatto ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) di Strasburgo e sperano di avere ragione. “I giudici italiani hanno sanzionato il mio diritto di critica. Credo che quelli di Strasburgo mi daranno ragione. Negli altri casi mi sono limitato a esporre i fatti e i procedimenti si sono chiusi con l’archiviazione o l’assoluzione”, spiega Montolli a Ossigeno.

Continua su Ossigeno Informazione

La videointervista di Ossigeno Informazione a Edoardo Montolli:

 

Tutti i libri di Edoardo Montolli:

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