Non si vince in rimonta a Foggia se non si ha qualcosa di speciale nel Dna, ergo la Cremonese edizione 2017 – 2018, squadra neopromossa sin qui protagonista di una prima parte di stagione favolosa, senza dubbio può tranquillamente pensare in grande (ma senza montarsi la testa) e sognare a occhi aperti lassù, dove osano le aquile. Chapeau!
E domenica big match col Palermo allo Zini, impianto meraviglioso, un tempio favoloso che si trasforma, allorquando i grigiorossi giocano tra le mura amiche, in una vera e propria bolgia caliente che sostiene e spinge Paulinho (attaccante da serie A) e soci. RiChapeau!
Ciò detto è doveroso rivolgere un caloroso e sincero applauso a mister Attilio Tesser, ormai meritatamente e ufficialmente la quarta T (dopo il Torrone, il Torrazzo e … fate voi) di Cremona, colui il quale sta guidando la meravigliosa macchina grigiorossa con maestria, competenza, passione, dedizione e attaccamento verso lidi calcistici ambiziosi e da Oscar.
Ed è veramente bravo Tesser, per la cronaca è uno dei migliori allenatori italiani sulla piazza a queste latitudini e … viste tanti presunti fenomeni attivi nella massima serie, beh forse un posto fisso tra i grandi se lo meriterebbe pienamente proprio il grandissimo Attilio. Anzi no, lasciatelo sulle rive cremonesi del Po l’ex regista del miracolo Novara (dalla Lega Pro alla serie A) che così la “Cremo” è in buone mani. No?
Stefano Mauri