Sì è ritornato a ballare il Tango e a segnare come solo lui sa e può fare il buon Gonzalo Higuain, così grazie appunto (e soprattutto) a due suoi gol, la Juventus batte il malmesso Milan a San Siro. Una squadra quella rossonera indubbiamente sopravvalutata che adesso deve raddrizzare subito una stagione partita con tante illusioni e, ahimè, fin qui deludente.
Novembre tra l’altro, condizionale d’obbligo, ecco per la società del Portello dovrebbe essere un mese fondamentale: se infatti non arriveranno investimenti cinesi, udite … udite il fondo Elliot prenderebbe subito il controllo del club, con Fassone confermato nel ruolo di amministratore delegato e Paolo Scaroni (occhio che magari alla lunga pure Silvio Berlusconi potrebbe tornare in giuoco) alla presidenza. Mister Montella? Lo spettro di Sousa (e non solo) aleggia su di lui, Vincenzo non è il solo e unico colpevole di questo momentaccio. Ma rischia sia il solo a pagare per il momento.
La Juve? Higuain a San Siro ha giocato da 8, Buffon e Dybala da 7, Allegri si merita un 7,5 mentre in difesa, il riproposto Rugani si è ben disimpegnato e i bianconeri non hanno preso gol. Notizia questa decisamente da prima pagina e incoraggiante per il futuro. Le note dolenti? Lichtsteiner sulla fascia destra non riesce più a incidere come ai tempi d’oro andati e Mandzukic è apparso meno arrembante che in alte occasioni. Menzione a parte per Cuadrado. Devastante a tratti e sempre imprevedibile, se il colombiano entrasse in area avversaria con maggior frequenza diventerebbe … letale.
Stefano Mauri