<Sento che la squadra c’è e sta per esplodere>. Così, più o meno, parlò il Vincenzo Montella alla vigilia della sfida di campionato del suo (fino a quando?) Milan col lanciatissimo Chievo.
Nel weekend poi, i rossoneri tra le mura amiche dello stadio San Siro ospiteranno la Vecchia Signora bianconera. Insomma, siamo alla vigilia di due impegni importantissimi per la truppa milanista, compagine per la cronaca orfana dello squalificato Bonucci, sì proprio il Leonardo (a proposito: dalle parti di Milanello smentiscono ogni ipotesi legata alla volontà dell’ex juventino di lasciare la fascia da capitano, ndr) smarritosi tra le nebbie autunnali meneghine e… fin qui mai ritrovatosi.
Che prestazione offrirà il reparto difensivo montelliano senza il suo totem costoso di riferimento o presunto tale? Lo scopriremo vivendo, ma sarà meglio che, proprio come sostiene Vincenzino, la sua creatura esploda sul serio.
Altrimenti a saltare per aria, in caso di brutte figure rossonere nel doppio ravvicinato impegno, nel fine settimana sarà la sua traballante panchina. Scommettiamo?
Dulcis in fundo, il pensiero di un pirla (tranquilli l’epiteto è rivolto al sottoscritto, cioè io): ma ne è valsa davvero la pena, lanciare una massiccia rifondazione tecnico – societaria e confermare il responsabile tecnico scelto dalla precedente società? Mah…
Stefano Mauri